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La community si oppone e Wikipedia rinuncia all'idea dei riassunti AI

La community di editor di Wikipedia dice no ai riassunti generati dall’AI. La celebre enciclopedia libera predilige l’affidabilità dei contenuti all’innovazione

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Fonte: Casimiro PT / Shutterstock

In un momento storico in cui l’intelligenza artificiale generativa sta rapidamente conquistando ogni settore, alcuni stanno cercando in tutti i modi di “opporti” alla crescita di questa tecnologia. Tra questi c’è la Wikimedia Foundation, la società che gestisce Wikipedia, che di recente ha interrotto un esperimento che prevedeva l’introduzione di riassunti generati dall’AI per le voci presenti sull’enciclopedia digitale.

L’obiettivo di questo progetto era rendere più accessibili al grande pubblico anche le voci più complesse di Wikipedia. Per farlo la Wikimedia Foundation aveva previsto di utilizzare il modello AIopen-weightAya sviluppato da Cohere che avrebbe avuto il compito di generare dei brevi riassunti, che sarebbero apparsi all’inizio di ogni voce ma che sarebbero stati contrassegnati da un’etichetta gialla “Non verificato”.

Gli utenti avrebbero dovuto cliccare su questi riassunti per espanderli e leggerle l’articolo per intero; tuttavia, vista la potenziale “inaffidabilità” di tali contenuti, la community si è opposta, facendo leva sull’ormai ben nota integrità dell’enciclopedia.

La community di Wikipedia contro l’AI

La reazione della comunità di editori volontari di Wikipedia all’arrivo di questi riassunti generati con l’AI non è stata positiva e la maggior parte dei commenti interni ha etichettato l’idea come “pessima” e come un “danno all’immagine dell’enciclopedia”, considerata da sempre una fonte più che attendibile.

Le preoccupazioni principali si sono focalizzate, ovviamente, sull’integrità e l’affidabilità di Wikipedia. Nel panorama digitale moderno dove i contenuti generati dall’intelligenza artificiale stanno avendo la meglio, anche se spesso di dubbia provenienza o inaccurati, Wikipedia ha optato per la direzione opposta, puntando all’autorevolezza e a un’informazione verificata.

La paura di molti, era infatti che l’arrivo dei riassunti generati con l’AI (anche se contrassegnati) potesse far venire meno questa integrità e la qualità della piattaforma, anche perché correggere migliaia e migliaia di riassunti potenzialmente inesatti richiederebbe troppo tempo, col rischio che qualcosa possa sempre sfuggire.

Oltretutto, visto anche l’impegno della community nel filtrare i contenuti generati con l’AI e non conformi agli standard, aprire a una novità del generare un “corto circuito” interno, andando ad influire negativamente sull’esperienza utente.

La forza di Wikipedia è la sua community di editori

Di fronte all’opposizione unanime degli editori, la Wikimedia Foundation ha fatto marcia indietro, ammettendo qualche “errore nella comunicazione di questa idea” che, comunque, avrebbe dovuto coinvolgere anche gli editori nel dibattito.

Tuttavia, l’organizzazione ha voluto chiarire di non aver abbandonato del tutto l’idea dei riassunti generati dall’IA, ma ha sottolineato che qualsiasi futura implementazione avverrà solo dopo un adeguato coinvolgimento della community.

Questo episodio rappresenta un caso isolato nell’attuale ecosistema digitale che, al momento, sembra preferire la spinta tecnologica verso l’AI piuttosto che un’informazione affidabile e verificata. Il caso Wikipedia, dunque, ancora una volta sottolinea l’importanza delle community e delle piattaforme collaborative che sono da sempre sinonimo di impegno, dedizione e qualità costruiti, come in questo caso, con decenni di lavoro che non possono essere vanificati da un’opportunità di modernizzazione che andrebbe a influire negativamente sull’integrità del progetto.

 

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