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Brutto segno per lo streaming: cosa sta succedendo

Negli Stati Uniti alcuni utenti non possono più vedere i video in 4K senza il costoso abbonamento a YouTube Premium: è un test o la fine della pacchia?

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La pacchia è finita, la stagione di Internet piena di contenuti gratis sembra ormai volgere al termine: dopo Disney+, che ha già annunciato l’aumento dei prezzi e il lancio di un abbonamento “economico” con pubblicità, dopo Netflix, che sta facendo lo stesso, dopo Amazon Prime Video, che già costa di più, la prossima piattaforma a fare un brutto scherzo a centinaia di milioni di utenti è YouTube.

Dagli Stati Uniti, infatti, arrivano diverse segnalazioni poco rassicuranti. Niente di ufficiale da parte di Google, ma tanti indizi tutti uguali che si rafforzano tra loro: a breve potrebbe essere necessario l’abbonamento a YouTube Premium per vedere i video in 4K. Un abbonamento che, fino ad oggi, non è mai riuscito a decollare veramente ma che, a questo punto, potrebbe diventare quasi obbligatorio se Google iniziasse a “blindare” le feature alle quali siamo ormai abituali, come l’Ultra HD.

YouTube, 4K solo premium

Su Reddit, Twitter e altri social americani negli ultimi giorni stanno facendo capolino diversi screenshot delle app mobile di YouTube, tutti identici tra loro: gli utenti mostrano le opzioni disponibili per la risoluzione del video e quella più alta, cioè la 2160p (che corrisponde al 4K in 16:9), riporta la dicitura “Premium – Tap to upgrade“.

Il che vuol dire che, almeno per quel video, non è più possibile impostare la visualizzazione in 4K se non si è abbonati a YouTube Premium. Ma la domanda è: la nuova limitazione dipende dal video, o sarà estesa a tutti i contenuti in 4K della piattaforma?

Impossibile saperlo al momento, sappiamo solo quello che raccontano gli utenti americani: in molti hanno fatto test di visualizzazione in 4K sugli stessi video, ma non tutti avevano il 2160p bloccato. Quindi non è una questione di singolo video e le ipotesi sono due.

La prima è che YouTube stia facendo un test, la seconda è che la limitazione del 4K arriverà presto per tutti, ma in modo graduale. Leggendo i commenti degli utenti in USA, però, scopriamo che a due settimane dalle prime segnalazioni la maggior parte delle app permettono ancora di vedere quei video in 4K, quindi l’ipotesi del test si rafforza.

Ma un test del genere conferma solo una cosa: YouTube vuole farci pagare per avere il 4K e, magari, altre funzioni. E, molto probabilmente, sta seminando qualche indizio per capire se raccoglie tempesta. Anche perché, lo ricordiamo, YouTube Premium non costa poco.

Quanto costa YouTube Premium

In Italia YouTube Premium costa quasi quanto il piano standard di Netflix, per la precisione 11,99 euro al mese. A questo prezzo offre un’esperienza di visione senza pubblicità, la possibilità di lasciare in riproduzione i video anche quando l’app è in background, il download dei video e l’accesso illimitato al catalogo YouTube Music Premium.

Di fatto, quindi, l’abbonamento a YouTube Premium include quello a YouTube Music Premium (e per questo costa tanto), un servizio che, a sua volta, ha avuto uno scarso successo rispetto ad alternative come Spotify, Amazon Music Unlimited o Apple Music+.

Se l’esperimento del 4K dovesse diventare realtà, dunque, YouTube avrebbe una possibilità in più per “spingere” il suo costoso abbonamento Premium. Ma non è detto che sarebbe una scelta vincente, per un motivo semplicissimo: gran parte delle visualizzazioni dei video su YouTube avvengono da smartphone e, oggi, gli smartphone con schermo 4K si contano sulle dita di una mano.

Almeno inizialmente, quindi, rinunciare al 4K su YouTube peserebbe a ben pochi. Ma, è altrettanto chiaro, il 4K potrebbe essere solo l’inizio di una lunga serie si funzioni che potrebbero diventare, da un giorno all’altro, “Premium“.

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