SCIENZA

Qualcosa su Marte si muove e ci rivela un aspetto inedito del Pianeta Rosso

Le osservazioni attualmente in svolgimento su Marte hanno rivelato qualcosa di nuovo: pare che ci siano alcuni pennacchi di lava sulla crosta del Pianeta Rosso. E ciò mette in discussione buona parte di ciò che sappiamo

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Com’è fatto davvero Marte? Somiglia o non somiglia alla Terra? Com’era un tempo, e cosa gli succederà nel futuro? Per rispondere a queste domande gli scienziati non smettono di osservare il Pianeta Rosso. E, ogni volta, si ritrovano davanti a dati contrastanti, strani segnali e scoperte che sembrano rivoluzionare ogni cosa. L’ultima in ordine di tempo? Dei pennacchi di lava che ribaltano le teorie sulla sua composizione e sulla sua natura.

Sì, perché se fino a non troppo tempo fa la comunità scientifica sembrava essere arrivata alla conclusione che, in verità, Marte e la Terra fossero dissimili, questi sbuffi di lava fanno tornare i ricercatori sui propri passi. E, ancora una volta, fanno comprendere (a loro e a noi) che la strada da fare per conoscere questo pianeta è davvero molto, molto lunga.

La scoperta dei pennacchi di lava su Marte

Di recente, gli scienziati dell’Università dell’Arizona si sono cimentati in un’approfondita osservazione della crosta marziana, monitorando i comportamenti del pianeta. Lo scopo dell’osservazione era non solo quello di studiare la superficie, ma anche e soprattutto quello di individuare eventuali anomalie che potessero attestare una qualche attività del nucleo del pianeta.

Un obiettivo per niente facile, considerando che gli strumenti a disposizione su Marte, per quanto avanzati, non sono (almeno per il momento) in grado di discendere nelle viscere del pianeta. Eppure è successo qualcosa che sembra aver aperto le porte a un nuovo livello di conoscenza: l’avvistamento di alcuni pennacchi di lava, sbuffi di magma attivi che spingono contro la crosta marziana, provocando dei terremoti e, probabilmente, anche delle eruzioni vulcaniche di piccola entità.

Cosa significano i pennacchi di lava su Marte?

Come spiegano gli autori della ricerca, pubblicata sull’ultimo numero di Nature Astronomy, la scoperta di questi pennacchi suggerisce che qualcosa sta bollendo sotto la superficie di Marte. Ciò implica che la sua crosta, apparentemente tranquilla, deserta e “piatta” dal punto di vista sismologico, avvolga degli strati interni e un nucleo molto più attivi e turbolenti di quanto finora si potesse immaginare.

Dunque, eccoci al punto: se così fosse, Marte si comporterebbe proprio come la Terra. Sul nostro pianeta, infatti, le placche tettoniche in movimento “rimescolano” la superficie del pianeta e creano un interno dinamico, che garantisce un perenne mutamento. L’assunto che su Marte questi processi non si verificassero portavano molti scienziati a pensare che fosse un pianeta “morto”. Ma a quanto pare non è affatto così.

I pennacchi di lava su Marte, la Terra e i “segni di vita”

Va da sé che se Marte non è un pianeta morto, qualcosa che tuttora si cela ai nostri occhi debba essere successo e succeda ancora. Stando ai ricercatori, i pennacchi di lava avvistati si alzano dal profondo del Pianeta Rosso, spingono attraverso il suo strato intermedio e raggiungono la crosta in maniera impetuosa, cosa che, come già detto, lo rende simile alla Terra (e a Venere) e fa immaginare a cambiamenti di un certo peso, che possono anche implicare tracce di vita passata.

Le eruzioni su Marte si verificherebbero in maggior misura in una zona, finora sottovalutata, chiamata Elysium Planitia, una valle pianeggiante nella zona settentrionale del pianeta. Quest’area è attualmente sotto stretta osservazione. E, chi lo sa, potrebbe riservarci nuove esaltanti sorprese.

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