SCIENZA

Sì, la NASA cerca volontari che fingeranno di essere marziani per un anno

La NASA è alla ricerca di volontari che vogliano passare un anno "su Marte": si tratterà di un missione simulata per raccogliere informazioni su quello che poi sarà l'adattamento reale

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E se vi dicessimo che prossimamente una delle più grandi agenzie spaziali al mondo assolderà una serie di persone che dovranno fingere di vivere su Marte per un anno intero? No, non è una follia, ma un modo scientifico e sicuro per comprendere le capacità di adattamento umano sul Pianeta Rosso.

A lanciare l’appello per una missione marziana simulata è la NASA, che ha deciso di non limitarsi ad astronauti e personale interno all’agenzia, ma di aprire le candidature a tutte le persone con un forte desiderio d’avventura che vogliano dare un reale contributo agli studi sulla colonizzazione umana di Marte.

La open call della NASA

Certo, la open call non è globale. Come si legge nell’apposito bando di partecipazione, la NASA ha riservato la “chiamata” ai cittadini statunitensi (d’altronde si tratta pur sempre dell’agenzia spaziale americana). Non dovendo partire davvero verso Marte, i partecipanti non dovranno sottoporsi al rigido addestramento spaziale degli astronauti, ma attenzione: i criteri di selezione non sono meno rigidi.

I candidati devono essere di età compresa tra i 30 e i 55 anni, avere ottime condizioni di salutenon devono fumare e, naturalmente, devono saper parlare in maniera fluente l’inglese per fare in modo che le comunicazioni interne all’equipaggio procedano senza intoppi. La NASA prediligerà candidati con master in un campo STEM o con un un minimo di mille ore di pilotaggio di un aereo.

I dettagli della missione CHAPEA

Ma come funzionerà la missione marziana simulata della NASA? Innanzitutto il suo nome è CHAPEA (Crew Health and Performance Exploration Analog) e coinvolgerà in tutto quattro persone, che vivranno e lavoreranno all’interno di un habitat stampato in 3D di circa 160 metri quadri.

L’habitat, che si chiama Mars Dune Alpha, è attrezzato con una serie di strumenti atti a simulare tutte le sfide di una missione umana su Marte. L’equipaggio dunque farà tutto tranne che passare un tranquillo soggiorno: ciclicamente verrà sottoposto a sollecitazioni estreme e dovrà fronteggiare, tra le altre cose, limitazioni delle risorse, guasti alle apparecchiature, ritardi di comunicazione e altri fattori di stress ambientale.

Non è tutto qui: i quattro avventurieri dovranno anche simulare delle passeggiate spaziali sul terreno di Marte, cimentarsi con la manutenzione dell’habitat, con una serie di operazioni con robot e strumenti all’avanguardia e non dovranno mai smettere di allenarsi e di tenere sotto controllo i propri parametri vitali.

La partenza dei “finti marziani”

La missione CHAPEA inizierà nella primavera del 2025, anche se non è ancora stata comunicata una data ufficiale: le selezioni dei possibili candidati si chiuderanno il 2 aprile 2024, dopodiché le persone considerate più adatte e promettenti verranno convocate, intervistate e sottoposte a una serie di sfide mirate a testarne le capacità reali.

I quattro candidati che supereranno le sfide (che comprenderanno test attitudinali, fisici, motori e psicologici), verranno poi sottoposti a un breve addestramento. Infine, partiranno verso Mars Dune Alpha, che si trova presso il Johnson Space Center della NASA a Houston, dove rimarranno per un anno in condizioni di isolamento, comunicando con l’agenzia spaziale solo tramite strumenti digitali, proprio come accadrebbe se partissero davvero.

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