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SCIENZA

Andiamo sul "lato oscuro" della Luna: ecco come verranno addestrati gli astronauti

La NASA ha scelto il suo equipaggio: il comandante Reid Wiseman, il pilota Victor Glover e i mission specialist Christina Hammock Koch e Jeremy Hansen partiranno alla volta del lato oscuro della Luna. Ma come veranno addestrati?

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Si torna sulla Luna, con l’intenzione di esplorarne anche il lato più oscuro, quello che non solo è difficile da osservare ma che è anche e soprattutto estremamente complicato da esplorare per via delle sue asperità, della morfologia accidentata del terreno e delle condizioni climatiche inospitali ed estreme.

Ad atterrare sulla faccia nascosta del nostro satellite sarà un gruppo di astronauti selezionati di recente dalla NASA, che da questo momento dovranno seguire un iter di preparazione lungo e complicato, con sessioni di training volte a metterli alla prova e a prepararli a tutto ciò che li aspetta.

La selezione del team

L’addestramento, per altro, non è neanche la prima delle difficoltà che l’equipaggio scelto per la missione Artemis II (formato dal comandante Reid Wiseman, dal pilota Victor Glover e dai mission specialist Christina Hammock Koch e Jeremy Hansen) ha dovuto affrontare. Prima di essere scelti per la missione e di essere ammessi al training, gli astronauti hanno dovuno affrontare un processo di selezione estremamente competitivo.

Per le classi di astronauti 2021-2022 e 2022-2023 la NASA ha ricevuto 24.000 di candidature, per arrivare a un totale di soli 20 nuovi astronauti. I requisiti di base richiedono un master in campo STEM (sono maggiormente presi in considerazione coloro che ne hanno conseguito uno in ingegneria spaziale, scienze biologiche o informatica) una buona forma fisica e la partecipazione a test che dimostrino altre qualità, fra quali tenacia, resistenza, attenzione ai dettagli, capacità di gestire degli imprevisti sotto pressione e di organizzare operazioni di gruppo in condizioni estreme.

Un’ulteriore scrematura, per passare dai 20 astronauti entrati in forza alla NASA ai 4 membri che andranno sulla Luna, viene poi operata mandando i candidati per la missione in diverse basi dell’Agenzia Spaziale situate in zone morfologicamente differenti per valutare le abilità nella raccolta di campioni, la coesistenza e convivenza in piccoli spazi e l’impatto conseguente all’alterazione dei ritmi del sonno.

 Il rigido addestramento per andare sulla Luna

Finita la fase di selezione (già complicatissima), i quattro membri dell’equipaggio devono affrontare un addestramento specifico che parte da esperienze simulate in laboratorio. La prima esperienza mette alla prova gli astronauti con le condizioni di visibilità: sulla Luna, infatti, si può sperimentare contemporaneamente un’inabissamento nell’oscurità assoluta e un’immersione nella luce solare più accecante. Capire il modo in cui le ombre vengono proiettate sulla superficie lunare è fondamentale per sapere come muoversi e come ritrovare la direzione se ci si allontana.

La seconda simulazione, invece riguarda il passare del tempo sulla Luna e l’applicazione delle regole temporali della Terra per avere contatti con le centrali di controllo. Infine, le restanti simulazioni riguardano le passeggiate spaziali e il galleggiamento in assenza di gravità e si svolgono all’interno di un laboratorio dove, appunto, la forza di gravità viene alterata. Sempre per le passeggiate e per il galleggiamento, gli astronauti devono allenarsi sott’acqua, in grandi piscine coperte.

Ci sono poi delle “prove di resistenza” estreme. Gli astronauti vengono sottoposti a enormi sbalzi, brusche cadute, e discese ripide e a salti vertiginosi verso l’alto, che dovrebbero prepararli a qualsiasi tipo di emergenza e devono anche passare dei giorni in completo isolamento. A tutto questo, si affianca un’alimentazione controllata, che fornisce agli astronauti tutti i nutrienti per essere in salute e in equilibrio prima della partenza e anche un rigoroso metodo di allenamento pensato per potenziare e allungare i muscoli, incrementare le funzionalità e la resistenza del sistema respiratorio e cardiaco. Ciclicamente, l’equipaggio deve effettuare delle analisi cliniche e psicologiche.

Quando partirà la missione Artemis II?

Reid Wiseman,Victor Glover, Christina Hammock Koch e Jeremy Hansen partiranno a bordo del veivolo spaziale Orion della NASA a novembre del prossimo anno, nel 2024. La missione durerà dagli 8 ai 21 giorni e prevede (almeno per il momento) l’esplorazione del lato oscuro della Luna e la raccolta di campioni lunari.

Gli obiettivi e la durata della missione possono però variare: sono ancora in corso degli studi sia sullo sviluppo del lander lunare (il meccanismo che permette di atterrare e “ancorarsi” al terreno senza problemi) sia sulle tute spaziali degli astronauti, attualmente in fase di progettazione.