Sotto il suolo di Marte è stato trovato uno strato di acqua ghiacciata: la nuova scoperta
Scoperta rivoluzionaria su Marte: nel sottosuolo c'è acqua ghiacciata che si estende per km. L'idea del pianeta rosso è cambiata per sempre
Marte continua a offrire sorprese incredibili al mondo della scienza, alimentando sempre più le teorie in merito alla possibile presenza di vita sul pianeta. L’ultimo elemento in favore di tale ipotesi giunge dal suo Equatore.
Qui, sotto la superficie, è stata scoperta la presenza di un’enorme quantità d’acqua ghiacciata, che si estende per chilometri. Il più grande quantitativo mai scoperto a quella latitudine, dopo i poli. Si ritiene che scorresse in un’era climatica ben differente da quella odierna.
Ghiaccio su Marte
A riuscire nell’impresa di individuare questo enorme quantitativo di acqua ghiacciata è stata la sonda Mars Express. Quest’ultima fa parte di un progetto di studio del pianeta rosso ed è stata lanciata nel 2003. Il suo obiettivo primario era quello di guardare con attenzione alla Formazione Medusae Fossae (MFF). In parole povere lo sguardo della sonda è costantemente rivolto alla conformazione del terreno di Marte.
Una missione che ha visto Mars Express osservare e studiare soprattutto strutture di polvere gigantesche, spostate da un fortissimo vento. Quindici anni fa, poi, ecco la svolta. Sono stati infatti avvistati dei depositi profondi oltre 2.5 km. Non era chiaro, però, di cosa fossero composti. In merito si è espresso Thomas Watters, autore principale della nuova ricerca, così come dello studio iniziale del 2007: “Abbiamo nuovamente esplorato la formazione MFF, sfruttando dati più recenti che provengono dal radar Marsia di Mars Express. Abbiamo così scoperto che i depositi sono ancora più spessi di quello che potessimo pensare inizialmente. Arrivano infatti fino a 3.7 km di spessore”.
Nello specifico, il radar Marsis è adatto al sondaggio sotterraneo e ionosferico. Soprattutto consente di guardare a questa missione con un po’ d’orgoglio italiano. Il motivo è che Marsis è stato realizzato vicino Firenze, nello stabilimento di Leonardo, precisamente da Thales Alenia Space.
Il futuro di Marte
I segnali radar ottenuti dagli studiosi corrispondono a quanto ci si aspetterebbe di vedere nel ghiaccio stratificato. Esiti simili ai segnali ottenuti dalle calotte polari di Marte, ha spiegato Watters. Gli scienziati sanno che quell’area (calotte) è particolarmente ricca di ghiaccio, il che ha portato a delle riflessioni. Il quantitativo totale è davvero enorme. Non è da escludere, dunque, che in un’epoca passata l’aspetto di Marte fosse radicalmente differente. Se sciolto, infatti, il ghiaccio sarebbe in grado di ricoprire l’intero pianeta con uno strato d’acqua di una profondità tra 1.5 e 2.7 metri.
Appare oggi evidente come gli esseri umani abbiano conosciuto Marte in un’epoca totalmente distante da quella passata. Ecco le parole di Colin Wilson, scienziato del progetto Esa, per Mars Express: “Quanto tempo fa si sono formati questi depositi di ghiaccio? Com’era Marte a quel tempo? Dovessimo confermare che si tratta di ghiaccio d’acqua, questi depositi cambierebbero la nostra comprensione della storia del clima del pianeta”.
Lo sguardo si volge poi al futuro dell’esplorazione umana. Questi depositi ghiacciati, data la loro posizione, potrebbero risultare potenzialmente molto preziosi per le missioni sul pianeta rosso. Gli astronauti dovranno atterrare vicino all’equatore del pianeta. Avranno dunque necessità d’acqua come risorsa indispensabile. Purtroppo i depositi sono attualmente ricoperti da centinaia di metri di polvere, il che li rende inaccessibili. Una prospettiva che potrebbe restare tale per decenni. Ad oggi, dunque, pare che l’importanza del ghiaccio sia unicamente legata alle teorie scientifiche e non alla pratica esplorativa.