SCIENZA

Scoperta gigantesca e sottile struttura di stelle all’interno del Coma Cluster

Un gigantesco "fiume di stelle" scorre nello Spazio regalandoci una delle scoperte più sensazionali degli ultimi tempi: cosa sappiamo del Giant Coma Stream.

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Fonte: Media Inaf - Javier Romàn/William Herschel Telescope

Immaginate uno straordinario “fiume di stelle” che scorre attraverso lo Spazio intergalattico. Ebbene, non si tratta di un prodotto di fantasia, tutt’altro: un team di astronomi ha individuato una enorme e sottile struttura di stelle nell’Ammasso della Chioma (Coma Cluster) a circa 300 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. Con una lunghezza di 1,7 milioni di anni luce, il Giant Coma Stream è il flusso stellare più esteso che sia mai stato osservato finora, nonché il primo del suo genere ad essere avvistato al di fuori di una galassia.

Scoperto un flusso di stelle nell’Ammasso della Chioma

La scoperta pubblicata su Astronomy and Astrophysics – titolo dell’articolo A giant thin stellar stream in the Coma Galaxy Cluster – è stata una vera sorpresa per gli astronomi, principalmente perché in un ambiente dinamico e gravitazionalmente complesso come è di fatto un ammasso di galassie è altamente improbabile che si possa osservare un flusso stellare con una durata rilevante.

Contro ogni previsione questo evento è accaduto, come spiegato dall’astrofisico Javier Román del Kapteyn Astronomical Institute di Groningen (Paesi Bassi) e dell’Università di La Laguna a Tenerife (Spagna) alla guida del team internazionale autore dello studio: “Questo gigantesco ‘fiume’ ha incrociato il nostro cammino per pura coincidenza. Stavamo studiando gli aloni di stelle situati attorno alle grandi galassie”.

Utilizzando il telescopio Jeanne Rich e il telescopio William Herschel per cercare strutture deboli all’interno dell’Ammasso della Chioma, che contiene migliaia di galassie conosciute, Román e i suoi colleghi stavano cercando di studiare gli aloni galattici, ma si sono ritrovati davanti a un lungo ed esteso nastro di stelle, non contenuto all’interno di una galassia ma tra le galassie dell’Ammasso, ribattezzato Giant Coma Stream (da Coma Cluster).

Cosa sappiamo del Giant Coma Stream

Il Giant Coma Stream, che prende il nome appunto dal Coma Cluster o Ammasso della Chioma, è ben diverso dagli altri flussi stellari individuati e osservati finora, generalmente “deboli”. Gli ammassi di galassie sono ambienti gravitazionalmente caotici, all’interno dei quali oggetti massicci si muovono, scontrano e attirano continuamente e in qualsiasi direzione, perciò è tanto sorprendente che in un ambiente con tali caratteristiche un flusso stellare riesca a sopravvivere in quanto tale.

I ricercatori e autori dello studio, però, spiegano che proprio l’ambiente del Giant Coma Stream ci dice molto della sua natura e delle sue origini. Mediante alcune simulazioni hanno scoperto, infatti, che questi flussi stellari in casi rari possono formarsi in un ammasso di galassie da una galassia nana che si “divide” sotto l’influsso della forza di gravità delle galassie più grandi che la circondano. Si tratta di un fenomeno raro e di breve durata, dunque è stata una vera fortuna poterlo osservare grazie agli strumenti ad alta tecnologia oggi in nostro possesso.

La scoperta del Giant Coma Stream suggerisce che strutture simili potrebbero essere trovate in altri ammassi di galassie, perciò i ricercatori sperano di utilizzare telescopi più grandi per osservare più da vicino questi enormi conglomerati, che certamente potrebbero nascondere altri scenari inediti. Inoltre dal momento che gli ammassi sono carichi di materia oscura, gli scienziati potrebbero servirsi del flusso stellare in questione per studiare l’ambiente del Coma Cluster e far luce proprio su quella misteriosa materia dell’Universo.

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