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SCIENZA

"Verso" la materia oscura? Qualcosa di incredibile sta accadendo

Euclid, veicolo spaziale dell'ESA, è ufficialmente volato nello spazio con una missione ambiziosa: scoprire la natura della materia oscura e dell'energia oscura

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Studiosi e appassionati di astronomia e astrofisica sanno perfettamente che lo Spazio è un’aggregazione sfaccettata e misteriosa di diverse componenti, più o meno spiegabili. Fra queste componenti due possiedono, ancora oggi, lo "scettro" dell’inspiegabilità: parliamo della materia oscura e dell’energia oscura. L’essere umano, però, è una creatura testarda ed era solo questione di tempo prima che nascesse una missione ad hoc per indagarle.

Ecco, quella missione è ufficialmente partita il 1 luglio di quest’anno, quando il veicolo spaziale Euclid dell’ESA [European Space Agency] è stato lanciato nel cosmo proprio con l’obiettivo di rispondere a una delle domande più affascinanti della scienza moderna: di cos’è fatto, davvero, l’Universo?

La materia oscura e la missione di Euclid

Prima di parlare della missione di Euclid è bene fare una piccola digressione e soffermarci su cosa è la materia oscura. Sintetizzando, potremmo dire che si tratta di una componente della materia ancora del tutto ipotetica che non emette alcun tipo di radiazione elettromagnetica (al contrario di quella che è la materia conosciuta). La sua presenza sarebbe rilevabile attraverso gli effetti gravitazionali che regolano il comportamento delle galassie, ma la sua esistenza non è mai davvero stata rilevata.

Sempre a livello ipotetico, la materia oscura dovrebbe costituire il 90% della massa presente nell’Universo e la sua energia dovrebbe ammontare a circa il 27% di quella totale del cosmo. Con questi (e molti altri ancora) dati alla mano, gli scienziati dell’ESA hanno deciso di lanciare nello spazio Euclid, che è molto più di un semplice veicolo: si tratta di un vero e proprio telescopio altamente specializzato, dotato di una fotocamera a lunghezza d’onda visibile e di uno spettrometro e fotometro nel vicino infrarosso.

Alla scoperta degli enigmi del cosmo

Ma come farà Euclid a darci informazioni sulla misteriosa materia oscura e sulla sua energia? Il processo è tutto fuorché semplice. Infatti, grazie ai succitati strumenti, Euclid sarà in grado di osservare con una precisione mai vista prima miliardi di galassie, alcune delle quali distanti fino a 10 miliardi di anni luce. Questa osservazione permetterà agli scienziati che riceveranno i dati di creare una mappa dell’Universo aggiornata e completa, che verrà realizzata in 3D.

La terza dimensione della mappa sarà rappresentata dal tempo, e per illustrare tutto al meglio nascerà un grafico dettagliatissimo che terrà conto della forma, della posizione e del movimento delle galassie. Una volta realizzato il grafico, gli studi che verranno fatti su di esso dovrebbero mostrare come la materia oscura è distribuita, come si è espansa nel tempo e come si è evoluta insieme al resto dell’Universo.

Non solo: una volta ottenuta un’accurata rappresentazione della sua distribuzione, gli scienziati dovrebbero anche essere in grado di dedurre le proprietà dell’energia oscura. Tutto ciò, infine, dovrebbe aiutare gli studiosi ad avere una comprensione migliore e dettagliata della natura di queste due componenti così enigmatiche.

La missione Euclid e i prossimi passi

La missione Euclid restituirà dati accurati per i prossimi sei anni. Il veicolo spaziale, i dati in questione e tutte le eventuali comunicazioni saranno controllati e gestiti dall’ESOC, il Centro per le Operazioni Spaziali dell’ESA. Le analisi più approfondite verranno invece svolte da quello che è stato chiamato Consorzio Euclid, un gruppo di oltre 2000 scienziati provenienti da più di 300 istituti in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone.

Di anno in anno, tutti i dati registrati da Euclid verranno resi pubblici e saranno resi accessibili alla comunità scientifica globale per permettere a qualunque esperto di dare il suo contributo nello scioglimento della matassa relativa alla materia e all’energia oscura.