SCIENZA

È in corso una potentissima eruzione solare: quali sono le sue conseguenze?

Viene dallo stesso ammasso responsabile delle vivide aurore boreali viste in Italia: una potentissima eruzione solare è in corso e potrebbe preannunciare un picco energetico

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È in corso anche adesso, in questo momento, e anche se non la avvertiamo in maniera diretta ha delle conseguenze sulla Terra: una potentissima eruzione solare, che sta superando ogni previsione degli studiosi, sta letteralmente travolgendo con la sua energia non solo le immediate vicinanze dell’astro ma anche corpi celesti e pianeti lontanissimi.

L’eruzione solare in atto

L’eruzione in questione arriva dall’ammasso di macchie solari AR 3664, già responsabile dei brillamenti che ci hanno permesso di ammirare vivide aurore boreali in Italia. Secondo le società scientifiche Space Weather Prediction Center (SWPC) e National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) si tratta di uno degli eventi energetici più potenti accaduti negli ultimi 10 anni. Infatti, fra i più recenti cicli solari solo un’eruzione avvenuta nel 2017 ha superato la sua potenza, anche se sul momento gli esperti non ne avevano rilevato il reale impatto.

Mentre l’eruzione del 2017 era stata misurata X11.88 sulla scala di intensità solare, quella attualmente in corso si attesta a X8.7. Per chi non lo sapesse, i brillamenti di classe X sono i fenomeni più potenti che il nostro Sole possa emanare. La cosa più sorprendente è che, secondo gli esperti, dopo questo evento l’ammasso AR 3664 dovrebbe esaurire le sue risorse energetiche, ma gli eventi solari potrebbero non essere finiti, perché diversi altri ammassi sembrano pronti a fare la loro parte.

Il massimo solare

Vista questa eruzione così degna di nota, gli scienziati iniziano a supporre che il nostro astro stia ufficialmente per raggiungere il massimo solare, ovvero il periodo di massima attività nell’arco del suo ciclo. Si tratta però, appunto, di una supposizione: infatti non solo sembra che ci siano altri ammassi solari attivi, ma in linea generale il ciclo solare è ancora un mistero per moltissimi studiosi, per diversi motivi.

In primis, i cicli solari possono variare in durata, quindi è difficile prevedere sia quanto sono lunghi sia desumermene o prevederne davvero il picco. Poi, il massimo solare può essere annunciato e confermato con sicurezza solo dopo che è accaduto, quando gli scienziati (con dati alla mano) sono in grado di fare misurazioni e comparazioni accurate. Ciononostante, e sempre rimanendo nell’ipotetico, sia la SWPC che la NOAA suppongono che il picco arriverà entro luglio del prossimo anno.

Le conseguenze dell’eruzione e del picco

L’unica cosa certa è che, una volta raggiunto il picco, i poli magnetici del Sole si “scambiano di posto” e, nel farlo, creano un groviglio di campi magnetici altamente attivi. I campi magnetici espellono particelle cariche che raggiungono la magnetosfera terrestre e proprio l’interazione delle particelle può portare a una serie di conseguenze, tra cui le già citate aurore boreali, sì, ma anche disservizi come sbalzi di tensione, interruzioni nelle comunicazioni e malfunzionamenti dei satelliti.

Teoricamente, gli esperti in materia hanno già iniziato a lanciare delle allerte per proteggere le reti elettriche dalle sovratensioni e hanno ribadito che, nei giorni del picco massimo, potrebbero esserci dei veri e propri blackout. La buona notizia è che l’insolita attività in corso sta fornendo molti più dati che aumentano la nostra comprensione della potenza energetica solare e potrebbero anche darci risposte che ancora non abbiamo.

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