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Qualcosa si sta "muovendo" nel Sole: ecco cosa hanno rilevato

Sappiamo che cos'è il vento solare, ma non ancora come si forma: gli astronomi hanno appena scoperto qualcosa che potrebbe far luce su questo mistero.

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Il Sole è la stella attorno alla quale orbitano i pianeti del Sistema Solare – tra cui naturalmente la Terra – ed è l’unica che gli astronomi possono studiare in maniera più completa, per via della sua vicinanza. Uno dei fenomeni più interessanti e, almeno in parte, misteriosi è quello del vento solare. Sappiamo di che cosa si tratta e quali sono le sue conseguenze sul nostro pianeta, ma abbiamo solo una vaga idea di come (e dove) si generi. Un nuovo studio potrebbe fare luce sulla questione.

Che cos’è il vento solare

Il Sole emette in continuazione delle particelle cariche (principalmente elettroni e protoni) provenienti dall’alta atmosfera, che si propagano attraverso lo spazio interplanetario, all’interno del Sistema Solare. Questo flusso di plasma è ciò che gli astronomi chiamano vento solare: nel suo viaggio in fuga dalla nostra stella, si scontra con corpi celesti di vario tipo. Ed è per questo che, spesso, possiamo vedere con i nostri occhi la sua esistenza. Quando infatti incontra il campo magnetico terrestre, produce l’affascinante fenomeno dell’aurora boreale.

Perché il plasma fuoriesce dall’atmosfera del Sole? A questa domanda, finora, gli scienziati non hanno saputo dare una risposta soddisfacente. All’attuale stato delle osservazioni, appare chiaro che almeno in parte il vento solare sia associato alla presenza di buchi coronali. Questi ultimi sono delle regioni in cui il campo magnetico del Sole non ritorna indietro, chiudendosi su se stesso, bensì si espande in profondità verso il Sistema Solare. Il plasma può fluire lungo queste linee aperte del campo magnetico, dando vita al vento solare. Ma in che modo viene espulso dall’atmosfera del Sole?

L’ipotesi finora più accreditata combina l’elevata energia cinetica delle particelle e l’alta temperatura della corona solare, che ne accelera il moto: in questo modo, il plasma riuscirebbe a sfuggire alla gravità del Sole, mettendosi in viaggio verso le profondità del Sistema Solare approfittando delle linee di forza del campo magnetico. Ma nuove osservazioni, effettuate mediante i potenti strumenti del Solar Orbiter, hanno offerto agli astronomi l’opportunità di studiare più da vicino questo fenomeno, e ne è emerso qualcosa di inedito.

Le nuove osservazioni sul Sole

La sonda spaziale Solar Orbiter ha fotografato il buco coronale presente nel polo sud del Sole, grazie all’Extreme Ultraviolet Imager. Le immagini sono state analizzate dagli astronomi, che hanno riportato le loro conclusioni in uno studio pubblicato su Science. Si può infatti notare il plasma solare nel momento stesso in cui fuoriesce dalla nostra stella e non è come lo si immaginava. Le foto mostrano una moltitudine di caratteristiche deboli e di breve durata, le quali sono associate a piccoli getti di plasma espulsi dal Sole.

Questi getti durano dai 20 ai 100 secondi e le particelle emesse fuggono dall’atmosfera solare ad una velocità di circa 100 km/s. È plausibile che sia questa, dunque, la sorgente misteriosa del vento solare. La scoperta di piccoli getti debolissimi (la loro energia è nettamente inferiore a quella di un brillamento di classe più bassa) mette in discussione l’ipotesi, finora considerata valida, che il vento solare sia prodotto da un unico flusso costante. “L’ubiquità dei getti suggerisce che il vento solare proveniente dai buchi coronali potrebbe originarsi come un deflusso altamente intermittente” – ha affermato Andrei Zhukov, dell’Osservatorio Reale del Belgio.

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