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Meta, Ray-Ban e Microsoft insieme portano l'AI negli occhiali

I Ray-Ban Meta iniziano a integrare l'AI, sfruttando la tecnologia di Bing di Microsoft e la Meta AI, con un programma di test appena avviato negli USA

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Fonte: Ray Ban

I Ray-Ban Meta, gli occhiali smart realizzati in collaborazione tra Ray-Ban e Meta, potranno utilizzare l’intelligenza artificiale per offrire nuove funzionalità agli utenti. Il progetto coinvolge Microsoft e, in particolare, la tecnologia offerta da Bing che, da diversi mesi, integra l’AI per migliorare i risultati di ricerca. I test sono appena iniziati ma le premesse sono ottime. Gli occhiali smart potrebbero trasformarsi in uno dei dispositivi con AI più efficaci sul mercato, almeno per quanto riguarda il mercato consumer.

Ray-Ban Meta: partono i test per integrare l’AI

L’annuncio è arrivato direttamente da Zuckerberg che, con un Reel su Instagram, ha confermato l’avvio dei test per l’utilizzo dell’AI multimodale con i Ray-Ban Meta. Gli occhiali smart saranno in grado di elaborare le immagini, catturate dalla fotocamera, e l’audio, registrato dai microfoni, per offrire agli utenti nuove funzionalità.

Il test, per il momento, riguarda gli USA e solo una cerchia ristretta di utenti che avranno modo di mettere alla prova Meta AI. Stando a quanto dichiarato dal CTO di Meta, Andrew Bosworth, il progetto prevede l’utilizzo della tecnologia offerta da Bing, il motore di ricerca di Microsoft che, con CoPilot, punta a portare l’intelligenza artificiale anche su Windows.

Cosa può fare l’AI dei Ray-Ban Meta

I campi d’applicazione dell’AI per i Ray-Ban Meta sono molteplici. Il breve video pubblicato dallo stesso Zuckerberg anticipa alcune delle capacità degli occhiali smart potenziati dall’AI. L’audio e le immagini raccolte dai sensori degli occhiali vengono elaborati dall’AI che può fornire informazioni aggiuntive agli utenti. In questo modo, gli occhiali potranno identificare l’oggetto che l’utente sta guardando. Nel video, ad esempio, viene riconosciuta una camicia con il sistema che consiglia altri capi d’abbigliamento da abbinare.

Il sistema di intelligenza artificiale può anche interpretare un’immagine e fornire dettagli in più sull’oggetto mostrato. Ad esempio, l’utente può mostrare all’AI un frutto esotico e chiedere di identificarlo.

Uno degli aspetti potenzialmente più interessanti dell’applicazione dell’intelligenza artificiale ai Ray-Ban Meta è legato alla traduzione. L’utente può chiedere agli occhiali di tradurre un testo scritto in un’altra lingua. In futuro, la traduzione potrebbe essere implementata anche per l’audio, rendendo ancora più efficaci gli occhiali che, potenzialmente, potrebbero diventare un traduttore simultaneo in grado di abbattere gli ostacoli linguistici tra le persone.

L’implementazione dell’intelligenza artificiale per i Ray-Ban Meta è solo in una fase iniziale. I test sono appena iniziati ma le premesse per un rapido sviluppo di questa tecnologia ci sono tutte. Meta ha scelto di accelerare in modo significativo sull’intelligenza artificiale, dopo il passo falso del metaverso e il successo non entusiasmante del social Threads.

Nei mesi scorsi è stata svelata la nuova AI CM3leon e ora Meta punta a implementare al meglio la sua intelligenza artificiale anche in dispositivi dedicati all’utenza consumer.

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