SCIENZA

Hanno trovato qualcosa di assurdo tra le nuvole in Cina: ecco perché dovremmo preoccuparci

Le hanno trovate tra le nuvole in Cina e adesso sta ufficialmente scattando l'allarme: ecco perché la presenza di queste microplastiche può essere dannosa per l'intero pianeta

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Siamo abituati a osservare le nuvole che transitano sui nostri cieli per cercare di capire se pioverà o, più romanticamente, per fare degli esercizi di fantasia associando le loro forme a cose conosciute. Purtroppo però le nostre amate idrometeore fatte di vapore d’acqua (o da cristalli di ghiaccio) stanno sempre più diventando portatrici d’insidie e pericoli, complici le azioni inquinanti che l’umanità continua a compiere. L’ultimo allarme arriva precisamente dalle nuvole in Cina, che nascondono “ospiti” altamente dannosi.

Di cosa stiamo parlando? Delle microplastiche, particelle di materiale plastico che oltre a essere davvero minuscole (vanno da un millimetro fino a livello micrometrico) sono state già più volte additate dalla comunità scientifica come principali responsabili di avvelenamenti, contaminazioni radicali e persino patologie umane.

Lo svolgimento dello studio sulle nuvole in Cina

Ancora una volta è bene partire dall’inizio per avere un’idea della gravità della situazione. Nel corso di un paio di anni, un team di ricerca cinese (formato dai dottori e ricercatori Xinmiao Xu, Tao Li, Jiebo Zhen, Yuqian Jiang, Xiaoling Nie, Yan Wang, Xian-Zheng Yuan, Xinfeng Wang, Likun Xue, e Jianmin Chen) ha svolto studi approfonditi sulle nuvole che si muovono sopra il monte Tai.

L’idea degli scienziati era quella di analizzare, conoscere e comprendere tutte le sostanze che formano queste nuvole, che per altro scaricano con le loro piogge materiali e organismi proprio sulla cima della più importante delle cinque montagne sacre taoiste della Cina, divenuta Patrimonio dell’Umanità. La squadra si è così posizionata per un lungo lasso di tempo su diverse aree del monte (che si trova nella provincia dello Shandong, a sud della città di Jinan).

I risultati e le conseguenze

Purtroppo, come abbiamo già accennato, al termine del loro periodo di analisi i ricercatori non hanno potuto concludere nulla di buono: hanno infatti rilevato una quantità inquietante di microplastiche, che a loro parere stanno cambiando anche le regole ambientali e climatiche dell’area. Come riportato nello studio degli scienziati, pubblicato di recente su Acs Publications, la quantità di microplastiche rilevata condurrebbe a una formazione sempre maggiore di nubi.

E no, questa naturalmente non è una buona notizia, perché l’incremento del numero di nubi porta a sua volta a un aumento delle precipitazioni, che per via del cambiamento climatico diventano sempre più potenti, sconfinando in rovesci e temporali incontrollati che possono avere un forte potenziale erosivo/distruttivo sul monte Tai.

Quantità e situazioni d’allarme

Gli scienziati hanno anche precisato che per avere ulteriori conferme serviranno ancora molti anni di osservazione e di studi, ma che è necessario tenere presente che si tratta già di una situazione grave, da considerarsi quasi d’emergenza. Gli studiosi, infatti, sospettano anche che queste specifiche microplastiche abbiano la capacità di rendere le nuvole più “propense” a trasportare metalli derivanti dall’inquinamento industriale.

La loro quantità in costante aumento, sempre stando agli studi effettuati, può avere delle conseguenze che possono essere tragiche. Purtroppo, per altro, al momento non esistono soluzioni: il team di scienziati cinesi, dunque, si unisce al coro internazionale che a voce sempre più alta chiede un intervento decisivo per limitare le azioni negative da parte dell’uomo nei confronti dell’ambiente.

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