SCIENZA

Sta accadendo qualcosa al Sole ed è del tutto inaspettato

Diversi team di scienziati sono concordi: sta succedendo qualcosa di strano al Sole. In base alla recente attività magnetica rilevata ci sarebbe un'anomalia in arrivo

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Calda, brillante, pulsante e, soprattutto, vitale: la nostra Stella Madre, ovvero il Sole, è da sempre oggetto degli studi più disparati. Nonostante sia accecante e inavvicinabile, è tenuta sotto stretto controllo da innumerevoli gruppi di scienziati che, con gli strumenti a loro disposizione tentano di monitorare ogni suo aspetto, movimento, comportamento e anomalia.

E proprio un’anomalia è attualmente al centro del dibattito della comunità scientifica: pare infatti che la nostra fondamentale nana gialla stia lanciando dei segnali che modificano drasticamente alcune delle convinzioni che, fino ad adesso, avevano rassicurato astronomi e astrofisici su tutto ciò che riguarda la sua attività energetica.

Fenomeni solari e attività energetica

Ma cos’è l’attività energetica? È presto detto: si tratta del “motore” del Sole, in grado di generare fenomeni di vario tipo. Alimentata da un processo di tipo idromagnetico, questa attività è “regolata” dal cosiddetto ciclo solare, ossia l’arco di tempo che intercorre tra due periodi di minimo “carico” e che include diversi picchi massimi, in grado di scatenare tempeste e cambiamenti drastici nello spazio.

Il ciclo in questione è stato, fino ad adesso, piuttosto regolare: varia al massimo tra i dieci e i dodici anni e nel corso del suo naturale svolgimento si registrano cambiamenti dell’atmosfera e dei venti solari, modulazioni dell’irradiazione solare, alterazioni più o meno prevedibili delle radiazioni a lunghezza d’onda corta (dagli ultravioletti ai raggi X), mutamenti della frequenza dei fenomeni solari eruttivi e trasformazioni del flusso dei raggi cosmici ad alta energia che penetrano nel sistema solare.

Il cambiamento del ciclo solare

Va da sé, alla luce di quanto detto, che un ciclo d’attività regolare sia alla base dell’equilibrio che disciplina il Sistema Solare. Eppure, qualcosa sta cambiando: diversi gruppi di scienziati hanno svolto e stanno svolgendo degli studi (l’ultimo dei quali pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Astronomy and Space Sciences) che dimostrano che il ciclo sta diventando tutto fuorché misurabile e prevedibile.

Nello specifico, in base a quanto dato sempre per certo, il picco massimo (la metà del ciclo) dell’attività solare doveva essere raggiunta a luglio 2025, mentre invece tutti i più recenti monitoraggi e le più accurate rilevazioni lasciano intendere che verrà invece raggiunto al massimo fra 6 e 12 mesi, con largo anticipo. Stando a quanto sostengono gli scienziati, insomma, i numerosi cambiamenti dovuti al picco potrebbero arrivare in modo inatteso, scatenando delle conseguenze che potremmo non essere del tutto pronti ad affrontare.

Le possibili conseguenze

Cosa succederà, dunque? Secondo quanto recita lo studio su Frontiers in Astronomy and Space Sciences, potrebbero verificarsi dei disagi dovuti all’arrivo di tempeste solari. Niente di inaffrontabile, attenzione, ma sono da tenere in considerazione possibili malfunzionamenti e le agenzie spaziali dovranno tenere d’occhio i propri satelliti, che potrebbero essere influenzati dall’attività magnetica del sole e abbandonare la loro posizione, cadendo verso la Terra o perdendosi per sempre.

In linea generale, poi, questo cambiamento porterà a nuovi approcci nello studio della nostra Stella Madre: non potendo più dare per certa la stabilità del ciclo solare, infatti, occorrerà fare dei passi avanti per migliorare le tecniche di monitoraggio e sviluppare nuovi metodi per prevedere e comprendere ogni possibile evoluzione.

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