C'è un enorme "buco" nel Sole? Ecco cosa hanno rivelato
Un particolare "buco" nel Sole è stato notato dall'agenzia spaziale NASA nei giorni scorsi e ha iniziato a destare un minimo di preoccupazione
L’ultimo annuncio dell’agenzia spaziale NASA fa suonare come profetica una canzone dei Soundgarden del 1994. Come rilevato dal Solar Dynamic Observatory, ci sarebbe un enorme buco nel Sole, un po’ come quello cantato dal gruppo rock americano nel brano “Black Hole Sun”. Con una novità astronomica del genere è stato inevitabile avere qualche preoccupazione.
L’osservazione è stata ripetuta più volte e ci sono state delle conferme. Il buco in questione esiste davvero e ha avuto come conseguenza principale la produzione di venti solari di velocità molto intensa. Gli stessi venti hanno finito poi per colpire il nostro pianeta nei giorni scorsi. Bisogna cominciare ad avere paura oppure c’è qualche spiegazione più rassicurante?
Un buco nel Sole da tenere sotto controllo
Il buco nel Sole di cui si sta parlando può spaventare un minimo, però non bisogna farsi prendere dal panico. Si tratta infatti di un evento piuttosto normale per quel che riguarda la nostra stella. L’unico dettaglio che fa storcere il naso agli esperti è quello delle dimensioni. Il buco stesso, infatti, sarebbe più grande di quello a cui si è abituati. Tra l’altro, è necessario un chiarimento anche in merito al termine utilizzato. Si sta facendo riferimento a un buco solare, quando in realtà gli astronomi preferiscono parlare di “apertura del campo magnetico del Sole”.
Lo squarcio ha luogo nella corona della stella ed è tra le 25 e le 30 volte più grande della Terra, dunque qualcosa di eccezionale. Il buco nel Sole va a creare alcune regioni più scure, visto che l’intensità del calore è più bassa e la densità è inferiore rispetto al resto dell’oggetto celeste. Si viene così a formare un campo magnetico molto particolare che permette ai venti solari di “fuggire”, per l’appunto i flussi ad alta velocità di cui si è parlato sopra. Non si sono registrati strani eventi sul nostro pianeta, ma normalmente situazioni del genere nello Spazio sono alla base di veri e propri “spettacoli”.
Gli effetti del buco nel Sole
In effetti, ogni buco nel Sole è responsabile di contrasti di luce e aurore boreali insolite, con alcune zone del mondo maggiormente interessate (in primis nelle vicinanze del Circolo Polare Artico). In poche parole, quando il vento solare ad alta velocità raggiunge la Terra, le particelle e il campo magnetico della stella tendono a interagire con un altro campo magnetico, quello del nostro pianeta. Ecco perché quest’ultimo è soggetto a una vibrazione dopo l’altra, come se fosse una campana appena percossa. Il precedente più interessante da questo punto di vista risale a oltre tre decenni fa.
Le tempeste solari non sono certo rare, ma quelle più intense riescono a mandare in corto circuito anche i satelliti più sofisticati. Lo stesso discorso vale per l’alimentazione a energia elettrica che viene influenzata in modo negativo. Il precedente storico appena menzionato è quello del 1989, quando l’intera provincia canadese del Quebec fu interessata da un esteso e prolungato blackout proprio a causa di una di queste tempeste. Quanto avvenuto nei giorni scorsi, al contrario, è stato molto più soft anche se si dovrà prestare la massima attenzione al prossimo buco nel Sole che dovesse essere notato dalle agenzie spaziali.