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Siti porno solo con SPID? Come stanno le cose

L'AGCOM lavora ai metodi per verificare l'età degli utenti di siti e piattaforme per adulti, dal porno alle scommesse: sarà obbligatorio usare lo SPID?

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Tra gli ultimi provvedimenti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) c’è anche lo schema di regolamento sul processo per l’accertamento della maggiore età degli utenti, cioè sulla cosiddetta “age assurance” o “age verification“, la garanzia dell’età che dovrebbe impedire ai minorenni di visitare siti pornografici, di scommesse o con altri temi vietati ai minori.

La questione, in realtà, va anche oltre perché tramite la age verification siti, piattaforme e app dovrebbero impedire agli utenti che non hanno l’età minima di iscriversi. Basti pensare al fatto che, per aprire un profilo TikTok, Instagram o Facebook in teoria l’utente deve avere almeno 13 anni.

Da quando l’AGCOM ha comunicato l’approvazione di questo schema si è diffusa la notizia che, a breve, per guardare siti porno o di scommesse servirà lo SPID o la CIE, cosa che violerebbe la privacy degli utenti di questi siti che potrebbero essere riconosciuti e, di conseguenza, schedati. In realtà, però, non è esattamente così.

Age verification: il doppio anonimato

L’AGCOM, effettivamente, ribadisce che l’età dell’utente vada verificata in modo incontrovertibile, per la tutela dei minori e per rispettare la normativa vigente, dal cosiddetto Decreto Caivano al regolamento europeo DSA.

Ma l’Autorità non impone alcun metodo di verifica in particolare: vanno bene tutti, purché funzionino e purché garantiscano il “doppio anonimato“. Con questa definizione si intende un sistema di verifica dell’età che impedisca al sito o alla piattaforma di sapere chi è l’utente (viene trasmessa solo l’informazione sull’età) e, allo stesso tempo, impedisca anche al sistema stesso di sapere a quale sito o piattaforma si sta collegando l’utente.

Né il sito porno deve sapere che Mario Rossi si sta collegando, né il sistema di verifica dell’età deve sapere che Mario Rossi lo sta usando per entrare su un sito porno. Solo con un sistema del genere, infatti, si garantisce realmente la privacy agli utenti dei siti vietati ai minorenni.

Siti porno solo con SPID e CIE?

Il doppio anonimato e la garanzia dell’età sono i due requisiti che i sistemi di autenticazione sui siti per adulti dovranno rispettare. Ma l’Autorità specifica anche di avere “un approccio tecnologicamente neutrale, che lascia ai soggetti tenuti alla realizzazione dei processi di age assurance, ossia i soggetti regolamentati, una ragionevole libertà di valutazione e scelta, stabilendo tuttavia i principi e i requisiti che devono essere soddisfatti dai sistemi introdotti“.

SPID e CIE, in effetti, hanno le caratteristiche tecniche richieste dal regolamento AGCOM ma non sono l’unica opzione disponibile. Un’alternativa potrebbe essere quella di usare un’app di verifica realizzata da un soggetto terzo.

Gran parte dell’urgenza di verificare l’eta dell’utente, tra l’altro, proviene dal fatto che tale requisito è contenuto anche nel regolamento Digital Services Act dell’Unione Europea al quale tutti si devono adeguare, ma solo dopo che gli Stati membri della UE hanno pubblicato i regolamenti necessari.

L’AGCOM, infatti, ribadisce che i siti classificati come Large Online Platform (nel caso dei siti pornografici lo sono, ad esempio, Pornhub, Stripchat e XVideos), debbano accettare come metodo di verifica dell’età anche i portafogli europei di identità digitale, cioè le app che rientrano nel progetto EUDI Wallet, la versione europea di IT Wallet.

Al momento, quindi, non è stato ancora deciso quale sarà il sistema per verificare l’età dell’utente dei siti pornografici, di scommesse o comunque vietati ai minori di 18 anni, come non è stato nemmeno stabilito il metodo che verrà usato per essere sicuri che un utente di TikTok abbia almeno 13 anni. Ed è molto improbabile che si decida che un tredicenne debba avere uno SPID per stare sui social.

La cosa più probabile, quindi, è che tutto verrà rimandato a quando saranno disponibili i sistemi di identità digitale nei singoli Stati UE e, di conseguenza, sarà disponibile anche EUDI Wallet. Altrettanto probabile, infine, che ci saranno almeno un paio di opzioni disponibili per autenticarsi ai siti per adulti.

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