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IT Wallet, in vigore la legge europea

Con la nuova normativa i wallet elettronici diventano obbligatori in tutta Europa, ma l'Italia sembra per una volta persino in anticipo sui tempi previsti

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Il 20 maggio è entrata in vigore la nuova direttiva europea sull’identità digitale, che impone agli Stati membri di offrire ai loro cittadini e residenti entro il 2026 almeno un wallet per l’identità digitale. Anche l’Italia dovrà farlo e, per una volta, il nostro Paese è assolutamente in linea con i tempi previsti dall’Europa.

Il wallet italiano si chiamerà IT Wallet e sarà tecnicamente compatibile con sistema EU Digital Identity Wallet (EUDIW, o EUDI Wallet) che avrà valore legale in tutti gli Stati dell’Unione. I tempi sono strettissimi: in Italia si parte già quest’estate.

Che cos’è un wallet

Il termine inglese “wallet” vuol dire portafoglio, un oggetto al cui interno trovano posto sia i nostri soldi che i nostri documenti più importanti, quelli che usiamo più spesso e che abbiamo bisogno di portare con noi.

Questo stesso concetto viene applicato anche dal sistema EUDI Wallet: si tratta di un’app all’interno della quale il cittadino inserisce i suoi documenti per non aver più bisogno di portarli fisicamente con sé.

Dentro un wallet si possono inserire la carta d’identità, la patente di guida, il passaporto i titoli di studio e professionali, ma anche eventuali dati biometrici, come l’impronta digitale. Inoltre, tramite il wallet si potranno firmare e sigillare elettronicamente documenti pubblici e interagire con la Pubblica Amministrazione.

Il tutto in modo sicuro, con sistemi di crittografia dei dati robusti ed efficaci al fine di evitare che un hacker, rubandoci il wallet, ci rubi anche l’identità e un mucchio di soldi.

Tramite il wallet, che contiene tutti i nostri dati e ci identifica in modo sicuro su Internet, infatti, sarà anche possibile stipulare contratti, richiedere finanziamenti, aprire e chiudere conti bancari, tutto online e anche da uno Stato europeo diverso da quello in cui si fanno tali operazioni.

Wallet europeo per il denaro?

Il progetto EUDIW prevede esplicitamente che, all’interno del wallet, il cittadino potrà inserire anche le proprie carte di credito e debito e persino le monete digitali. Al momento, però, tutto ciò è solo sulla carta.

Per inserire le carte di pagamento, infatti, sarà prima necessario mettere a punto un sistema di collegamento con i circuiti bancari nazionali e con i grandi circuiti americani di pagamento. Un lavoro che ancora è tutto da fare.

Per quanto riguarda le valute digitali, invece, mancano ancora le valute stesse: è in corso un complesso iter giuridico-economico che porterà alla nascita dell’Euro digitale, ma la sua finalizzazione è stata rinviata poche settimane fa e toccherà ora al nuovo Parlamento Europeo e alla nuova Commissione prendere le decisioni finali.

IT Wallet, il portafoglio italiano

Il sistema EUDIW servirà a far comunicare tra loro i vari wallet nazionali, visto che ogni Stato membro ne dovrà lanciare almeno uno entro il 2026. Il wallet italiano si chiamerà IT Wallet e sarà integrato nell’app IO, già usata da milioni di cittadini per accedere online ai servizi della Pubblica Amministrazione.

In una recente intervista il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha spiegato che il sistema è già a buon punto.

Entro luglio 2024 verranno attivate le versioni digitali della tessera sanitaria, della patente di guida e della carta europea della disabilità. Contestualmente inizieranno i primi test, per poi ampliare la platea degli utenti a partire da settembre 2024.

Entro la fine dell’anno verranno approvati e pubblicati tutti i decreti attuativi con le regole di funzionamento di IT Wallet e, a gennaio 2025, tutti i cittadini italiani potranno attivare IT Wallet tramite CIE o SPID e iniziare a usarlo tramite app IO.

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