Smart Home: la guida completa per rendere la propria casa più intelligente
Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla smart home, un ecosistema di prodotti e servizi che può rendere la propria casa intelligente garantendo tanti benefici

Grazie alla tecnologia è possibile rendere più intelligente la propria casa: su questo presupposto nasce la smart home che oggi rappresenta un insieme di dispositivi (elettrodomestici, apparecchiature, sensori etc.) in grado di comunicare tra loro e di poter offrire funzionalità aggiuntive in casa all’utente. Con la casa smart è possibile creare un ecosistema di prodotti e servizi che può semplificare la vita degli utenti, garantendo tanti benefici oltre a un pieno controllo su tutti gli elementi che costituiscono il sistema stesso.
Cos’è la smart home e in che modo può migliorare la vita degli utenti
Con “smart home”, locuzione che può essere tradotta semplicemente come “casa intelligente”, si intende un’abitazione dotata di dispositivi connessi a Internet che possono interagire tra di loro e essere controllati da remoto dall’utente, utilizzando, ad esempio, un’app per lo smartphone oppure i comandi vocali, con anche assistenti vocali come Alexa.
Si tratta di un vero e proprio ecosistema di prodotti e servizi che punta a migliorare la vita degli utenti, mettendo a disposizione funzionalità normalmente non disponibili nelle case tradizionali, come la possibilità di controllare a distanza un dispositivo o di ricevere una notifica quando si verifica un particolare evento.
La smart home rappresenta una risorsa importante per gli utenti e può garantire notevoli vantaggi, incrementando il comfort della casa, grazie alla possibilità di automatizzare determinate attività e di semplificare alcune operazioni. Nello stesso tempo, però, l’ecosistema di prodotti e servizi che costituiscono la casa intelligente è in grado di offrire tanti altri benefici.
I prodotti della smart home possono essere utilizzati per incrementare la sicurezza in casa, con soluzioni antifurto e di monitoraggio degli ambienti ma anche con la possibilità di rilevare fughe di gas e altri potenziali pericoli. Nello stesso tempo, la smart home può rappresentare un alleato per quanto riguarda il risparmio energetico domestico, con servizi studiati appositamente per evitare gli sprechi e gestire in modo ottimale le risorse energetiche disponibili.
Da non sottovalutare anche i vantaggi legati all’accessibilità. L’integrazione di sistemi “smart” in casa può rappresentare una risorsa importante per persone disabili e anziani. Anche solo la possibilità di poter controllare con la propria voce determinati dispositivi (dalle lampadine alle tende, dagli elettrodomestici più comuni ai sistemi alla porta di ingresso) semplifica la vita a chi, senza il supporto di queste soluzioni tecnologiche, potrebbe andare incontro a molte difficoltà.
I principali dispositivi per la smart home
Un ecosistema smart home può essere composto da diverse tipologie di dispositivi. Ci sono prese e interruttori smart che, a differenza dei modelli tradizionali, consentono di gestire a distanza l’accensione e lo spegnimento con anche la possibilità di programmare gli orari di funzionamento. Da valutare anche le lampadine smart che consentono agli utenti di poter controllare, in modo completo, l’illuminazione.
Un altro dispositivo molto diffuso nelle smart home è il termostato intelligente, che offre la possibilità di regolare con precisione la temperatura in casa, migliorando il comfort e rappresentando un alleato importante per evitare gli sprechi e massimizzare il risparmio energetico. Ci sono poi i dispositivi legati alla sicurezza con serrature, videocitofoni, telecamere e sensori di vario tipo (movimento, CO etc.) che possono essere integrati nell’ecosistema smart.
Una parte centrale delle smart home la ricoprono gli elettrodomestici smart (frigoriferi, lavatrici, robot aspirapolvere e molto altro ancora) che possono sfruttare i servizi di connettività tipici delle case intelligenti per offrire funzionalità aggiuntive agli utenti, come il controllo da remoto e il monitoraggio del funzionamento.
Tra i dispositivi più importanti delle smart home ci sono gli Hub che permettono di centralizzare il controllo di tutti gli elementi dell’ecosistema, garantendo all’utente la possibilità di gestire tutto da un’unica applicazione, senza dover fare affidamento a un’app per ogni tipologia di dispositivo. Gli Hub consentono di definire delle routine, per automatizzare il funzionamento dei dispositivi della casa smart, e possono anche garantire il funzionamento di tutto l’ecosistema in assenza di una connessione a Internet.
Cosa considerare prima di iniziare a creare la tua casa smart
Prima di dar vita a un sistema smart home, partendo da zero, è opportuno fare alcune valutazioni in modo da evitare errori e realizzare un ecosistema in grado di soddisfare appieno le proprie necessità. La prima cosa da fare è considerare con attenzione le proprie esigenze. Se la priorità è la sicurezza, bisognerà focalizzarsi su dispositivi in grado di offrire le funzioni giuste.
Allo stesso modo, se il focus è il controllo da remoto degli elettrodomestici sarà necessario fare valutazioni ben precise per identificare i prodotti giusti che potranno adattarsi a questo particolare modo di utilizzare la casa intelligente. In linea di massima, è consigliabile sviluppare un comparto alla volta, in modo da identificare bene le necessità ed evitare errori.
Una smart home è sempre un ecosistema scalabile e, quindi, può essere arricchito progressivamente, mese dopo mese, con nuovi prodotti in grado di offrire servizi e funzioni inedite. L’espansione è una risorsa da sfruttare e non è necessario, quindi, farsi prendere dalla foga di voler completare tutto l’ecosistema subito.
Un altro aspetto fondamentale è la compatibilità tra i dispositivi che andranno a costituire la smart home e che dovranno essere in grado di comunicare tra loro per poter funzionare come un sistema unico. È consigliabile orientarsi su un ecosistema principale, come Amazon Alexa, Google Home, Samsung SmartThings oppure Apple HomeKit, andando a utilizzare un Hub, che può essere un dispositivo oppure un’app, per la gestione di tutti i dispositivi.
Bisogna considerare anche il protocollo di comunicazione che regola il modo in cui i dispositivi si scambiano informazioni. È possibile utilizzare il Wi-Fi, rendendo il router di casa il fulcro delle comunicazioni della smart home. In alternativa è possibile utilizzare un protocollo come Zigbee, Z-Wave o Thread, con la necessità di ricorrere a un hub esterno che dovrà gestire le comunicazioni. C’è poi la possibilità di optare per prodotti Matter, uno standard universale che garantisce l’interoperabilità tra dispositivi di brand differenti grazie a un apposito controller compatibile.
Consigli pratici per realizzare un ecosistema per la smart home
La realizzazione di un ecosistema per la smart home è una procedura a step. Non è necessario affrettare i passaggi e, anzi, è consigliabile fare un passo alla volta, valutando tutto sempre con molta attenzione. Il primo passo per la creazione di un ecosistema smart per la propria casa è rappresentato dalla pianificazione.
Prima di iniziare, infatti, è fondamentale capire quali saranno gli obiettivi da raggiungere con le funzioni smart (più sicurezza, controllo da remoto, risparmio energetico etc.) andando così a identificare i dispositivi di cui si ha bisogno.
C’è poi la necessità di una valutazione “tecnica”: bisogna scegliere un ecosistema principale, in modo da semplificare l’integrazione tra i dispositivi, e verificare la compatibilità tra i vari prodotti che costituiranno l’ecosistema della casa intelligente.
I produttori forniscono tutte le informazioni di cui gli utenti possono aver bisogno. Una lampadina smart che sulla confezione ha indicato “Works with Alexa” potrà essere facilmente integrata in un ecosistema basato su Amazon Alexa. Allo stesso modo se si desidera puntare su un prodotto compatibile con Matter basterà verificarne la compatibilità prima dell’acquisto.
La scalabilità di una smart home è un altro elemento da sfruttare: i dispositivi possono essere aggiunti progressivamente. Chi è alle prime armi può partire da una lampadina smart e poi aggiungere una presa smart e poi ancora iniziare a integrare dispositivi più complessi come gli elettrodomestici o anche tutti i prodotti pensati per la sicurezza di casa.
Un altro aspetto da considerare è quello della connessione Wi-Fi. La copertura della rete in casa deve essere ottimale. Se ci sono zone in cui il segnale non è buono è necessario intervenire, con un extender o creando un sistema mesh in grado di migliorare la copertura in tutta la casa, in modo da garantire un funzionamento migliore per la smart home.
Da non sottovalutare, inoltre, è la questione della sicurezza. I prodotti che costituiscono un ecosistema smart possono essere colpiti da attacchi informatici ed è necessario, quindi, attivare tutte le funzioni di sicurezza disponibili, scegliendo password complesse, sfruttando l’autenticazione a più fattori e aggiornando i dispositivi con l’ultima versione del firmware disponibile.
Come creare routine e automazioni e a cosa servono
Uno dei punti di forza di una smart home è la possibilità di creare routine e automazioni. Si tratta di strumenti essenziali per sfruttare appieno le potenzialità di una casa intelligente. È possibile, infatti, automatizzare il funzionamento dei dispositivi dell’ecosistema smart, impostando delle condizioni che possono attivarli.
Le routine possono essere di vario tipo e l’utente può personalizzare come preferisce. Ad esempio, è possibile creare una routine quando si esce di casa. Tale routine può essere attivata dall’utente stesso con un comando vocale (“sto uscendo”) oppure in automatico, tramite i dati di posizione dello smartphone.
Una volta che in casa non c’è più nessuno, l’ecosistema smart si attiva andando a disattivare le luci, spegnere il riscaldamento e gli elettrodomestici che non servono. Questa routine può essere abbinata con un’automazione inversa, con la smart home che può rilevare l’arrivo dell’utente (sempre tramite geolocalizzazione) andando a riaccendere il riscaldamento e il sistema di illuminazione subito prima del rientro a casa.
La creazione di una routine può avvenire tramite l’app dell’ecosistema smart utilizzato. Ad esempio, con Amazon Alexa basta usare l’app di Alexa e accedere alla sezione Routine. Da qui si potrà andare a definire le condizioni che fanno scattare l’automazione per poi stabilire cosa dovrà fare Alexa e, quindi, quali dispositivi smart dovranno essere attivati, in che modo e in che ordine. Il meccanismo di funzionamento delle routine è sostanzialmente lo stesso a prescindere dall’ecosistema utilizzato e per l’utente c’è sempre tanta libertà per definire le automazioni desiderate.
Problemi comuni con i device per la smart home
La smart home è un sistema complesso, pieno di potenzialità ma anche con tante variabili che potrebbero comportare dei malfunzionamenti. Uno dei problemi più comuni riguarda la connessione Wi-Fi che potrebbe essere instabile e lenta a causa di una scarsa copertura, causando rallentamenti al modo in cui la smart home effettua le sue attività. Una rete mesh o un sistema di extender può essere necessario per evitare problemi alla smart home quando non c’è Internet.
C’è poi la questione dell’incompatibilità tra i dispositivi che può creare più di un grattacapo. Prima di acquistare un nuovo prodotto è sempre fondamentale verificare che se ci sia una piena compatibilità con il resto dell’ecosistema smart di casa. Solo in questo modo, infatti, è possibile garantire un funzionamento senza intoppi.
Da non sottovalutare, inoltre, sono i rischi sulla sicurezza informatica. I prodotti smart home, esattamente come i computer e gli smartphone, sono vulnerabili ad attacchi hacker se non protetti nel modo giusto. Per questo le password devono sempre essere sicure ed è necessario anche mantenere aggiornato il software.
Bisogna considerare anche gli errori con le routine che possono comportare malfunzionamenti dei dispositivi della smart home. Questi errori possono nascere in fase di configurazione o essere collegati ad altre problematiche, come una rete Wi-Fi non funzionante. Per assicurarsi che un’automazione sia corretta è utile controllarne tutti i dettagli ed effettuare dei test per verificare che tutto sia in ordine.
Il futuro della smart home, come si evolveranno i dispositivi smart
Il futuro della smart home è tutto da scoprire ma è chiaro che si tratta di un settore destinato a diventare sempre più rilevante per la vita degli utenti. Gli scenari futuri sono diversi. Uno dei temi più importanti è l’interoperabilità tra i dispositivi di brand diversi. Il progetto Matter è ancora molto recente, ma rappresenta un chiaro segnale di quello che sarà il futuro della smart home, destinata a diventare sempre più facile da configurare, anche per gli utenti meno esperti.
C’è poi la possibile integrazione con l’intelligenza artificiale, con nuove funzioni AI in grado di migliorare l’esperienza d’uso degli utenti. L’AI potrebbe diventare sempre più proattiva, andando ad anticipare i bisogni degli utenti. Un’altra evoluzione della smart home riguarda la sicurezza. Si tratta di un tema spesso sottovalutato ma sempre più importante. Le nuove applicazioni della casa intelligente dovranno garantire una privacy completa e una gestione sicura dei dati degli utenti.