Digitale terrestre: la lista dei canali dall'8 marzo in poi
Il giorno tanto atteso, e da molti temuto, è arrivato: da oggi tutte le TV nazionali cambiano standard di trasmissione, numero e in alcuni casi anche risoluzione
E’ scattato alla mezzanotte dell’8 marzo l’obbligo, per tutte le emittenti TV nazionali che trasmettono in Digitale Terrestre, di passare alla codifica audio/video MPEG-4. E così è stato, con tutti i canali che ora non sono più trasmessi in MPEG-2. O, meglio, non più solo in MPEG-2: molti editori, infatti, hanno fatto la scelta di mantenere attivo un secondo canale in MPEG-2, per permettere anche a chi ha un vecchio impianto di continuare a vedere la TV.
Secondo la comunicazione ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, che da anni detta i modi e i tempi dell’infinito Switch Off dall’attuale standard al nuovo Digitale Terrestre di seconda generazione DVB-T2, adesso la TV è in “alta qualità“. Come vi abbiamo più volte spiegato, però, questa definizione è errata, fuorviante e non ha alcun senso tecnico. Perché non c’è uno standard dell’alta qualità, c’è solo quello dell’alta definizione (HD, ma sarebbe ancor meglio dire “alta risoluzione“). Fatto sta che, per fortuna, molti canali TV hanno fatto il passo in più e sono effettivamente passati all’HD, pur mantenendo una versione in SD e in MPEG-2. Altri, invece, sono passati all’MPEG-4 ma sono rimasti in SD. Tutti, invece, hanno dovuto cambiare numerazione e, per questo, è adesso necessario risintonizzare la TV o il decoder.
Switch off: cosa è cambiato l’8 marzo
Come detto, oltre a cambiare codifica gli editori hanno anche dovuto cambiare numerazione LCN. In estrema sintesi: i canali in MPEG-4 (alcuni dei quali in HD, ma non tutti) adesso si trovano alle numerazioni più basse mentre quelli in MPEG-2 (i doppioni) sono stati sbattuti in fondo alla lista, dove prima c’erano quelli in MPEG-4.
Nella quasi totalità dei casi c’è stato uno scambio di numero tra il canale in MPEG-2 e quello in MPEG-4. Ad esempio, RAI 1 da tempo viene trasmesso sia in SD con codifica MPEG-2 che in HD con codifica MPEG-4. Fino a ieri RAI 1 HD era al 501 e RAI 1 SD all’1, adesso è il contrario: al primo canale troviamo la versione HD MPEG-4, mentre dobbiamo andare al 501 per trovare RAI 1 SD in MPEG-2.
Switch off: la lista dei canali dopo l’8 marzo
Tutti i canali nazionali sono passati, quindi, al codec MPEG-4. Molti sono passati anche all’HD. Alcuni di essi non hanno fatto tutto ciò questa notte, ma già nei giorni scorsi.
Il 20 ottobre, ad esempio, sono passati all’MPEG-4 ben 15 canali RAI e Mediaset: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium, Rai Scuola, Boing Plus, Italia 2, Radio 105, R101 TV, TGCom24, Virgin Radio TV. Non tutti, però, sono passati anche all’HD.
Di seguito la lista dei primi 20 canali del digitale terrestre dopo l’8 marzo, con le rispettive codifiche e la risoluzione:
- 1 – RAI 1 – MPEG-4 e HD
- 2 – RAI 2 – MPEG-4 e HD
- 3 – RAI 3 – MPEG-4 e HD (in SD le trasmissioni regionali)
- 4 – Rete 4 – MPEG-4 e HD
- 5 – Canale 5 – MPEG-4 e HD
- 6 – Italia 1 – MPEG-4 e HD
- 7 – La7 – MPEG-4 e HD
- 8 – TV 8 – MPEG-4 e HD
- 9 – NOVE – MPEG-4 e HD
- 10-19 – Canali ragionali (alcuni in MPEG-4 HD, altri in MPEG-4 SD e altri ancora in MPEG-2 SD)
- 20 – Mediaset 20 – MPEG-4 e HD
Altri canali che sono passati all’HD in MPEG-4 sono tutti quelli del gruppo Discovery (Real Time, Food Network, Giallo, DMAX, H&> TV, Motor Trend, K2, Frisbee), la TV della Conferenza Episcopale Italiana TV2000 (al canale 528 c’è però la vecchia versione), diverse radio TV come RTL 102.5, Deejay TV, Radio Italia TV, Radio Kiss Kiss, RDS, Radio Z.
Naturalmente è in MPEG-4 anche il nuovo canale Mediaset Twentyseven, che ha preso il posto di Paramount (andato via da Digitale Terrestre italiano, insieme a Spike).
Passano all’MPEG-4, ma restano a bassa risoluzione due canali importanti, entrambi di Sky: Cielo e Sky TG24.
Cosa fare se non si vedono i canali
E’ probabile che questa mattina molte persone si siano ritrovate senza alcun canale visibile nelle prime 9 posizioni LCN, ed è normale: si vede che la TV o il decoder non fanno la sintonizzazione automatica. Dovrà quindi farla manualmente l’utente, per agganciare le nuove versioni in MPEG-4, posizionate alle nuove numerazioni appena descritte.
Se dopo la sintonizzazione ancora non si vedono i primi 9 canali, vuol dire che l’impianto TV non è compatibile con il codec MPEG-4, ma solo con il vecchio MPEG-2. Nell’immediato è possibile continuare a vedere i canali andando a cercare la versione in MPEG-2 e di solito è sufficiente cercarla dopo il 500: la già citata TV2000, ad esempio, trasmette al 28 in MPEG-4 e al 528 in MPEG-2.
Si tratta, però, di una soluzione temporanea visto che tutti i canali in MPEG-2 sono provvisori, anche se non è dato sapere quando il Ministero imporrà alle TV di spegnerli. Nella pratica, però, poco cambia: è ora di cambiare TV, oppure decoder.