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SICUREZZA INFORMATICA

I pericoli che si nascondono nel dark web

Creato per permettere lo scambio di informazioni nei paesi sotto dittatura, il dark web si è trasformato nel luogo dove vengono creati virus e malware

I pericoli che si nascondono nel dark web Fonte foto: Shutterstock

È il luogo prescelto dagli hacker per scambiarsi virus e informazioni sui prossimi attacchi informatici. Ma è anche il luogo dove i pirati informatici si riuniscono per sviluppare nuovi malware capaci di mettere KO intere infrastrutture e aziende (WannaCry e Petya ne sono l’esempio). Questo luogo ha un nome preciso: dark web.

Molto probabilmente lo avrete già sentito nominare e ora avrete anche capito perché venga definito oscuro (dark in inglese vuol proprio dire questo). Potremmo definire il dark web come la parte malata della Rete, ma commetteremmo un errore. Il dark web non ospita solamente hacker e malintenzionati pronti ad approfittare di un virus per trarne vantaggio economico. All’interno è possibile trovare anche white hacker (pirati informatici buoni, per intenderci) che presidiano il dark web alla ricerca di nuovi virus in modo da poter sviluppare delle contromisure adatte.

Che cosa è il dark web

Per spiegare in parole semplici il dark web bisogna dire che si tratta di una parte del World Wide Web a cui si può accedere tramite browser come Tor (è una semplificazione, ma per lo meno rende l’idea). Grazie alla sua natura “oscura” il dark web protegge l’identità di coloro che entrano a farci parte.  Inizialmente non era un luogo frequentato da hacker e pirati informatici. Anzi tutt’altro. Il dark web serviva agli attivisti di paesi sotto dittatura a comunicare con l’esterno e a fare uscire informazioni sulla Nazione dove vivevano. Addirittura era utilizzato dall’esercito statunitense per far comunicare gli agenti sotto copertura con i propri superiori. Solo in un secondo momento gli hacker hanno iniziato a frequentarlo e capire come potevano utilizzarlo per i loro traffici.

Le chat segrete che infestano il dark web

Tutti gli attacchi hacker che hanno messo KO le difese di aziende e multinazionali sono nati all’interno del dark web. Più precisamente in chat segrete dove i pirati informatici si scambiano informazioni e si aiutano per sviluppare nuovi virus. I ransomware, il virus del riscatto che da oramai un paio di anni è diventato un incubo per PMI e utenti, sono nati proprio all’interno di queste chat. Ma non sono solamente questi i pericoli nascosti nel dark web. Viene utilizzato anche dai trafficanti di droga, di persone, da coloro che rubano informazioni personali e dati sui conti bancari. Insomma, il dark web è diventato il luogo prediletto dai criminali.

Organizzarsi per difendersi

A questo punto la domanda sorge spontanea: è possibile tenere sotto controllo coloro che utilizzano il dark web per scopi illeciti? La risposta è sì. Alcuni programmatori hanno sviluppato un programma che è capace di leggere quello che gli hacker scrivono all’interno delle chat nel dark web. The Structured Threat Information Expression (STIX) è uno di questi programmi che permette agli esperti di sicurezza informatica di avere informazioni in anticipo sull’uscita di nuovi malware. In questo modo è possibile prevedere le mosse degli hacker e aggiornare i sistemi di sicurezza delle aziende e gli antivirus.