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Abbiamo battuto tre record climatici, e nessuno è positivo

L'Organizzazione Meteorologica Mondiale ha pubblicato il suo report sul 2021, e la situazione non è positiva: netto anche il segretario dell'ONU Guterrez

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Abbiamo battuto tre record climatici, e nessuno è positivo Fonte foto: 123RF

I segnali che la crisi climatica sta avendo un impatto pesante sulla Terra e sui suoi ecosistemi sono sotto gli occhi di tutti: estati sempre più calde, i ghiacci che pensavamo perenni e che si stanno sciogliendo, le precipitazioni che si fanno sempre più violente.

Anche la scienza ci porta prove e testimonianze di fenomeni di cui altrimenti non ci accorgeremmo. È successo recentemente, quando l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO in inglese, che fa capo alle Nazione Unite) ha pubblicato il suo report su come è andato il 2021. E, spoiler, non è andato bene. Abbiamo infatti infranto tre record negativi: emissioni di gas serra, livello dei mari, e l’acidificazione (e la temperatura) degli oceani.

Il report della WMO

I rapporti sullo Stato del clima dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale valutano l’impatto globale che l’umanità ha avuto sul clima in sei ambiti: atmosfera, terra, oceano, acqua ghiacciata della Terra (quella che viene chiamata criosfera), eventi estremi, rischi e soluzioni. Per quanto riguarda il 2021, tre indicatori del riscaldamento globale – l’emissione di gas serra, l’innalzamento del livello del mare, e l’acidificazione degli oceani – hanno stabilito nuovi record.

Prima di tutto la concentrazione di anidride carbonica nella nostra atmosfera, che nel 2020 ha raggiunto un nuovo massimo globale, con 413,2 parti per milione: impressionante paragonato ai livelli preindustriali, di cui è il 149%. I dati più aggiornati rivelano che questi livelli hanno continuato ad aumentare in tutto il 2021.

E poi c’è il livello medio globale del mare, che è aumentato in media di 4,5 millimetri all’anno e nel 2021 ha raggiunto un punto mai raggiunto prima nella storia moderna, e mette in pericolo alcune delle più grandi città costiere del mondo.

Le regioni più profonde degli oceani non sono mai state così calde, e i loro livelli di pH così bassi: niente di positivo però, perché questo significa che le loro acque sono più acide che mai. Un dettaglio che potrebbe avere effetti devastanti su molti ecosistemi.

Ultima ciliegina sulla torta: il rapporto dimostra anche che gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai vissuti da quando vengono registrate le temperature, nonostante  la violenza della Niña nel 2021.

I danni ambientali

Se dovessimo continuare lungo questa strada, metteremmo a rischio la sopravvivenza del nostro pianeta e delle generazioni future.

Adesso come adesso il mondo è ben lontano dagli obiettivi degli Accordi di Parigi, che prevedono un aumento del riscaldamento compreso tra 1,5 e 2°C. Il peggioramento dello stato del clima globale significa anche che dobbiamo investire il prima possibile in sistemi che individuino e prevedano in fretta e accuratamente gli eventi climatici estremi, che saranno una conseguenza certa dell’aumento delle temperature.

In un’intervista al quotidiano britannico The Guardian, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterrez è stato molto netto: “Il rapporto sullo Stato del Clima dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale è una triste litania del fallimento dell’umanità nell’affrontare i cambiamenti climatici” ha detto, aggiungendo che “l’unico futuro sostenibile è quello delle energie rinnovabili. La buona notizia è che l’ancora di salvezza è proprio davanti a noi. L’eolico e il solare sono facilmente disponibili e, nella maggior parte dei casi, più economici del carbone e di altri combustibili fossili. Se agiamo insieme, la trasformazione delle energie rinnovabili può essere il progetto di pace del XXI secolo”.