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SCIENZA

A Pozzuoli le acque di un lago hanno iniziato a ribollire dal fondale

I terremoti dei Campi Flegrei hanno avuto un impatto notevole sul Lago d'Averno: la sua acqua ribolle

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Lago d'Averno Fonte foto: 123RF

Tra le principali notizie di cronaca è ormai usuale trovare aggiornamenti sui Campi Flegrei. Grande la paura dei cittadini, che ad oggi non temono più un’eruzione, bensì i danni di scosse di magnitudo sempre maggiore. Quella di 4.4 ha diffuso il panico in città. Proprio quest’ultima ha fatto sentire i propri effetti anche nel Lago d’Averno.

Il Lago d’Averno ribolle

Sono rapidamente divenute virali le immagini del Lago d’Averno che ribolle in seguito al terremoto di magnitudo 4.4. Il filmato di due cittadini ha lasciato tutti basiti, anche se è ben noto che il lago rientri ampiamente nel territorio vulcanico connesso ai Campi Flegrei e, dunque, alla Solfatara.

Dopo i sismi ha registrato rapidamente segni di intensa attività. Un fenomeno del genere può essere attribuito ai movimenti del sottosuolo, che hanno provocato una normale emissione di gas e vapori. Non qualcosa di insolito, anzi, in un’area vulcanica attiva.

Forte il dibattito sulla sicurezza, ovviamente, con i potenziali rischi nelle aree in prossimità della zona vulcanica. L’Ingv invita però alla tranquillità, spiegando come un rischio eruzione non sia reale attualmente. La crisi sismica sembra destinata a durare ancora, sulla scia di quella conclusasi 40 anni fa, nel 1984, durata alcuni anni.

Rispetto a quella, attualmente i centimetri mensili di sollevamento del terreno sono davvero pochi. La media è infatti di 2 cm ogni 30 giorni, circa. Al tempo si arrivò a toccare quota 9 cm. Ciò però non lascia tranquilli i cittadini, alle prese con crepe nelle pareti di abitazioni e locali lavorativi.

La storia del Lago d’Averno

Per comprendere il fenomeno dell’acqua che ribolle nel Lago d’Averno, occorre conoscerne storia e natura. Fin dai tempi della colonizzazione greca, questo è descritto come uno dei luoghi a più elevato termalismo dell’intera area flegrea, insieme con Solfatara e Baia.

Si parla di centro eruttivo di Averno, ovvero un anello di tufo a poche centinaia di metri dalla costa, sul margine occidentale della caldera dei Campi Flegrei. Si tratta di uno dei vulcani più recenti della terza epoca d’attività della caldera. Ad oggi sono stati riconosciuti i resti di due eruzioni, avvenute migliaia di anni fa: 5.250 e 4.280 anni fa per essere precisi.

Tutto ciò spiega come le bolle del video siano tutto tranne che “strane”. Rappresentano l’assoluta normalità in un’area di questo tipo. Il sollevamento del suolo ha di fatto liberato i gas a lungo intrappolati in profondità. Per quanto sia la norma, però, la Protezione Civile, insieme con i sismologi, continuano a monitorare l’area in toto, Lago d’Averno compreso. Purtroppo, e sarà così anche in seguito ovviamente, tali fenomeni sismici non sono prevedibili. La popolazione dovrà purtroppo restare ancora in uno stato di continua allerta, fino a quando non verrà annunciata la conclusione della crisi.

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