Lo chiamano il "canto" delle stelle: il loro suono annuncia qualcosa
Come il canto del cigno, quasi come un allarme sonoro: le stelle suonano prima di morire, dando un allarme quando una massiccia sta per finire la sua vita trasformandosi in una supernova
Tutto ciò che inizia, finisce. Ciò vale per qualsiasi cosa non solo sulla Terra, ma anche, in generale, nell’Universo: sappiamo per esempio che anche le stelle muoiono, esplodendo e trasformandosi in qualcosa di letale. Ciò che però non sapevamo è che nel “momento della morte” questi corpi celesti ci avvisano, emettendo un suono. O meglio, adesso lo fanno grazie alla scienza.
Sì, perché recentemente gli astronomi della Liverpool John Moores University e dell’Università di Montpellier hanno ideato un sistema di “allarme rapido” che fa ascoltare una sorta di suono, quasi un canto, quando una stella massiccia sta per terminare la sua esistenza, esplodendo e trasformandosi in una Supernova. Ma scopriamo di più.
Il canto delle stelle e la loro fase finale
Ma come e perché gli scienziati hanno sentito la necessità di creare questo sistema che fa “cantare” le stelle? In sostanza, grazie a una serie di studi approfonditi sulle stelle massicce, i ricercatori hanno determinato che questa tipologia di corpi celesti prima di morire diventano considerevolmente più deboli. Il loro “spegnimento” (e dunque l’attenuarsi della loro forza vitale) è pari a quasi cento volte la luce visibile nei mesi prima di cominciare ad “agonizzare”.
L’oscuramento, in questa fase finale, è dovuto a un improvviso accumulo di materiale attorno alla stella: detriti, gas ed elementi più o meno pesanti cominciano a oscurare la luce, iniziando un vero e proprio percorso di morte. Proprio questa fase finale è stata più volte oggetto degli studi degli astronomi. Per intenderci, non si sapeva quanto tempo impiegassero le massicce ad accumulare il materiale oscurante. Adesso, grazie al sistema sonoro, gli scienziati possono saperne di più.
La pre-esplosione e il suono d’allarme
Per cominciare a capire di più sulla pre-esplosione e sul materiale oscurante, gli scienziati hanno simulato come potrebbero apparire le supergiganti rosse quando sono si trovano avvolte dall’abbraccio del materiale in questione. Più o meno, gli astronomi hanno immaginato che le massicce si trovino a un certo punto come circondate da una sorta di bozzolo che pulsa, si muove e vortica, creando alternanze di colori e raggi di diversa gittata.
Hanno poi analizzato immagini d’archivio relative alle più vecchie esplosioni di stelle, facendo delle comparazioni tra il momento prima, quello durante e quello dopo all’esplosione. Stando a quando scoperto, il materiale oscurante circumstellare si sviluppa, teoricamente, in meno di un anno terrestre (dunque molto velocemente). Proprio durante questi mesi parte l’allarme sono creato dalla Liverpool John Moores University.
Cos’è davvero il canto delle stelle?
Ma allora le stelle non suonano da sole? Non cantano? Non è del tutto così. Effettivamente, le massicce emettono una serie di suoni che il sistema degli scienziati mette in ordine, come creando una sorta di melodia. Certo, non è una vera e propria canzone ma ascoltarla deve essere suggestivo, perché si tratta di un’armonia che è quasi un bacio d’addio.
Questa armonia è fondamentale perché il materiale denso, prima dell’esplosione, oscura quasi completamente la stella e la rende quasi invisibile. Con il suono si è invece in grado di osservare dettagliatamente questa fase e di saperne ancora un po’ di più sul complicato mondo delle stelle.