Un meteorite potrebbe aver distrutto una popolazione 2500 anni fa
La presenza di iridio e platino nei manufatti e nel terreno è un indizio di un evento catastrofico: una popolazione di 2500 anni fa è stata distrutta da un meteorite
Se il più delle volte si tratta di piccole rocce, come quelle cadute tra Prato e Pistoia lo scorso autunno, il nuovo film Netflix Don’t Look Up lo ha reso chiaro a tutti: un grande meteorite che precipita sulla Terra può rappresentare le fine dell’umanità e forse anche della vita per come la conosciamo. È successo molte volte in passato, e se pensiamo a un meteorite distruttivo ci viene sicuramente in mente quello che fece estinguere i dinosauri e diede origine a un’era glaciale – e che, molto probabilmente, avvenne in primavera.
Ma potrebbe essercene stato un altro, non troppo tempo fa, che spazzò via un’intera cultura.
Una popolazione fiorente
Stiamo parlando di più di due millenni fa, per la precisione 2500 anni fa: l’Impero romano stava dichiarando guerra a Filippo di Macedonia, nella seconda delle guerre macedoniche. Nel 200 avanti Cristo, nelle vaste pianure dell’America settentrionale fra il fiume Mississippi e l’Illinois, si era sviluppata una popolazione fiorente, che aveva creato scambi commerciali con le aree limitrofe. La loro esistenza è testimoniata da resti di utensili, manufatti, beni di prestigio ed esotici e arredi funerari. Gli studiosi le hanno dato il nome di Hopewell. Vivevano di commercio, caccia e raccolta di piante selvatiche: l’agricoltura era poco conosciuta.
Poi, quasi all’improvviso, duecento anni dopo, la popolazione scomparve. Non ci sono oggetti di questa popolazione databili oltre a una certa data, sintomo che potrebbe esserle successo qualcosa di estremo e improvviso. Guerre o cambiamenti climatici erano le risposte che si davano gli storici e gli archeologi. Fino a una nuova scoperta: potrebbe essere stato un meteorite.
Ci sono testimonianze del passaggio di comete e asteroidi in Nord America in epoca pre-cristiana. Le elenca l’antropologo Kenneth Tankersley, dell’Università di Cincinnati in Ohio: “i Maia raccontano di un serpente cornuto che volò attraverso il cielo e fece cadere rocce sulla terra, e una cometa effettivamente assomiglia a un serpente. Gli Shawnee, popolazione nativa del Nord America, usano la metafora della pantera. Gli Ottawa raccontano di un giorno in cui il Sole è caduto dal cielo”.
In una tradizione orale, queste potrebbero essere testimonianze di un fatto realmente accaduto alla popolazione di Hopewell.
Il meteorite distruttore
Se gli archeologi non hanno più trovato manufatti e oggetti, i chimici hanno invece identificato concentrazioni insolite di iridio e platino nei resti e nelle rocce degli scavi, che comprendono 11 siti archeologici in tre stati nordamericani, dove avevano vissuto gli Hopewell.
Iridio e platino sono classici indizi della caduta di un meteorite. Il platino, in particolare, è molto raro in natura: ma può essere uno dei residui lasciati da un’eruzione vulcanica. Perché sia indizio della caduta di un meteorite, deve essere accompagnato dall’iridio, elemento ancora più raro trovato in eventi non terrestri: proprio come i crateri da impatto di meteorite.
Ulteriori studi hanno accertato che nel sedimento c’è uno spesso strato di carbone, segno di un periodo con temperature molto elevate.
Gli studi dei chimici e degli archeologi stanno continuando, per poter escludere ogni altra possibilità e per poter sfruttare quanto scoperto nella risoluzione di altri misteri storici.