A New York, a Natale, migliaia di corvi invadono una città: ma perché?
Migliaia di corvi invadono una cittadina ogni anno a Natale: è parte della tradizione delle festività ormai ma c'è chi lotta per allontanarli
Anno dopo anno, a Rochester, New York, si verifica un fenomeno ormai caratteristico, che crea non pochi problemi. Si tratta di una vera e propria invasione di corvi, che la città tenta di scacciare per quanto possibile. Principalmente il sistema prevede la diffusione di forti rumori e, al tempo stesso, luci particolarmente luminose e abbaglianti.
Corvi a New York
Migliaia di corvi si riversano sullo Stato di New York nel periodo natalizio, ogni anno da molto tempo. Rochester è la loro meta preferita, nella contea di Monroe. Si stimano circa 20mila volatili, che ogni notte si radunano in centro.
Uno spettacolo incredibile, certo, che ha però anche le sue conseguenze spiacevoli. Non è cosa comune ritrovarsi a condividere gli spazi urbani con tanti corvi che, comprensibilmente, generano una confusione gigantesca. Un disturbo per la viabilità, per i pedoni e, in generale, per chi in questa zona ci vive.
Al di là del fascino iniziale e, ovviamente, del necessario rispetto per gli animali, l’amministrazione sta valutando differenti metodi per liberarsi del problema. Nessuno ha pensato ovviamente di attuare una sorta di tiro al bersaglio, sia chiaro, però alcune proposte concretizzate sono un po’ più estreme di altre, come quella che prevede l’uso dei fuochi d’artificio.
Come liberarsi dei corvi
Ogni anno vengono spesi circa 9mila dollari per riuscire a disperdere i grandi stormi invasori di corvi, ma non solo. Questa cifra viene investita anche per la pulizia dell’area. È facile capire, infatti, come possano trasformare l’aspetto di panchine e strade.
Nel 2012 sono state ideate varie tecniche di “nonnismo”. I due artefici sono gli specialisti di fauna selvatica Rachel Kudiba e Daniel Hojnacki. L’obiettivo è infastidirli senza danneggiarli. Basta interrompere i loro modelli di postazione, “suggerendo” di spostarsi altrove, in aree meno congestionate.
Considerando come tutto ciò si ripeta ogni anno, fa parte ormai della tradizione delle festività natalizie. Una celebrazione ufficiosa, con abitanti e funzionari che hanno il compito di intervenire, in qualità di vigilantes anti corvi.
Tra gli strumenti di dispersione abbiamo i fuochi d’artificio (preferiti quelli in grado di generare un gran frastuono), come detto. Spazio poi a registrazioni sonore di altri corvi, in stato di difficoltà, trasmesse in varie aree, così come riflettori e raggi laser proiettati sugli edifici vicini, al fine di spaventare e disorientare i volatili.
Sono ormai divenuti un’attrazione e nessuno si è mai fatto prendere dalla rabbia, agendo in solitaria per far fuori queste creature. A dimostrazione di ciò, è stato creato anche un gruppo social, Rochesterians for Crows, che patteggia di fatto per i corvi. Sono divenuti membri onorari della comunità. Dei viandanti in visita a Natale, che purtroppo defecano dall’alto e rappresentano una minaccia per le orecchie e per l’igiene di Rochester.