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SCIENZA

"Anche Mosè beveva birra": la scoperta che svela il legame tra la bevanda e la Bibbia

Scoperte nuove citazioni della Bibbia secondo le quali si può affermare che "anche Mosè beveva birra", una bevanda molto importante nell'antichità

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Tra le nuove citazioni della Bibbia raccolte dagli studiosi ce n’è una che riguarda una bevanda oggi molto amata: la birra. È stato scoperto che era consumata dagli antichi popoli del Vicino Oriente: non sarebbe strano, quindi, che “anche Mosè beveva birra“.

Mosè conosceva la birra e la beveva?

L’antichità custodisce spesso segreti sorprendenti e, tra questi, emerge un aspetto insolito e curioso che collega la Bibbia, uno dei testi più studiati al mondo, a una delle bevande più popolari della storia umana: la birra. Un recente studio, condensato nel libro di Andrea Ravasco Anche Mosè beveva birra. Alle origini della bevanda più diffusa al mondo, rivela come questa bevanda fermentata fosse conosciuta e apprezzata già dai popoli antichi, compresi quelli narrati nelle Sacre Scritture.

Secondo Ravasco, la birra è citata ben venti volte nella Bibbia, un dato sorprendente che svela l’importanza culturale e sociale di questa bevanda. Se oggi è spesso considerata con una connotazione meno prestigiosa rispetto al vino, nell’antico Vicino Oriente il suo ruolo era tutt’altro che marginale.

Qui, infatti, la birra rappresentava non solo un alimento base, definito talvolta “pane liquido” per la somiglianza degli ingredienti con quelli del pane, ma anche un elemento centrale nelle pratiche religiose e nei riti sociali. Addirittura, in Mesopotamia esisteva una divinità dedicata alla birra, a testimonianza della sua rilevanza nell’immaginario collettivo dell’epoca.

Ravasco sottolinea che Mosè, essendo cresciuto in Egitto come figlio adottivo della figlia del Faraone, non poteva non essere entrato in contatto con la birra. Nell’antica società egizia, infatti, la birra era un alimento di primaria importanza, consumata quotidianamente da ogni ceto sociale, dai lavoratori alle corti regali.

Le raffigurazioni sui reperti archeologici egizi e i papiri dell’epoca descrivono dettagliatamente i processi di fermentazione e il ruolo fondamentale della birra nelle offerte religiose e nei banchetti. L’idea che Mosè, figura cardine della Bibbia, abbia conosciuto e forse consumato birra è, quindi, del tutto plausibile e aggiunge un tassello inedito alla comprensione delle sue origini culturali.

Un altro elemento intrigante riguarda le traduzioni della Bibbia. Nonostante la birra compaia in alcune versioni, come la “bier” nella Bibbia cattolica tedesca o la “beer” in edizioni inglesi come la Christian Standard Bible, il termine è del tutto assente nelle versioni italiane. Ciò potrebbe essere legato a interpretazioni culturali e alla predominanza del vino nella tradizione mediterranea e cristiana occidentale, spesso associato al simbolismo religioso e alla sacralità.

Tuttavia, ciò non toglie che la birra abbia continuato a mantenere un posto significativo nella cultura cristiana, come dimostrano i monasteri europei, in particolare quelli trappisti, celebri per la loro produzione di birra artigianale di altissima qualità.

Birra e religione oggi

Il legame tra la birra e la religione si manifesta anche in episodi più recenti. Benedetto XVI, di origini bavaresi, apprezzava questa bevanda, mentre Papa Francesco ha ricevuto in dono una cassetta di birra artigianale belga durante un viaggio apostolico a Bruxelles. Questo gesto, oltre alla sua valenza simbolica, sottolinea come la birra rappresenti ancora oggi una tradizione radicata e condivisa, capace di unire popoli e culture.

Il libro di Ravasco non si limita, però, all’analisi storica e culturale. Esplora anche le antiche tecniche di produzione della birra, fornendo ricette che permettono di replicare i metodi utilizzati da Assiri, Sumeri, Babilonesi, Egizi e Israeliti. Questi popoli, con risorse limitate ma dotati di grande inventiva, riuscivano a ottenere una bevanda nutriente e al tempo stesso conviviale, capace di conservare a lungo le sue proprietà.

Le tecniche descritte mostrano come la birra, nata dalla fermentazione di cereali e acqua, fosse un prodotto di straordinaria versatilità, adattabile alle risorse e alle esigenze locali.

Questa scoperta ribalta alcuni stereotipi e invita a riflettere sul ruolo della birra nella storia umana. Lungi dall’essere una semplice bevanda di piacere, essa rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale, un ponte che collega epoche e civiltà diverse. Siamo tutti invitati a considerare la birra sotto una luce nuova, come un elemento che ha attraversato i millenni, accompagnando la quotidianità e anche i momenti più significativi delle società antiche. Così, scoprire che anche Mosè “beveva birra” non è solo una curiosità storica, ma un modo per comprendere più a fondo le radici condivise della nostra cultura.

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