Libero
SCIENZA

Hanno scoperto una formula che fa vincere al gioco (ma è meglio non usarla)

Gli scienziati hanno trovato una strategia che potrebbe rivelarsi utile per tanti giocatori d'azzardo, tuttavia è sicuramente meglio non usarla.

Pubblicato:

Il gioco d’azzardo miete tantissime vittime ogni anno: persone che puntano sino all’ultimo centesimo, andando in rovina – e spesso trascinando con loro anche chi li circonda – solo per provare l’ebrezza di una vincita che non arriva mai. È così dall’alba dei tempi, e per questo in molti si sono ingegnati alla ricerca di una strategia per riuscire a portare a casa un bel bottino. Con la nascita dei casinò, non è certo facile vincere: i loro banchi e le loro slot sono progettate per massimizzare il profitto della casa, a discapito dei tanti sfortunati avventori che ci lasciano cifre spropositate. E se esistesse una formula in grado di ribaltare la situazione?

La strategia di martingala

Battere il banco è impossibile? Solo pochi fortunati ci riescono, ma basta un attimo affinché la sorte volti loro le spalle e tornino immediatamente a perdere il denaro guadagnato. Da sempre, i matematici sono alla ricerca di strategie per rendere più facile vincere al casinò, ed è così che è nata la martingala. Diffusasi nell’Europa del XVIII secolo, in teoria permetterebbe di guadagnare sempre nel lungo periodo. Come funziona? Immaginiamo di giocare alla roulette e di avere, come uniche possibilità, il nero e il rosso.

Si parte da una puntata bassa, di appena 1€: se perdiamo, avremo 1€ in meno, altrimenti ne guadagneremo uno in più. In caso di perdita, dobbiamo raddoppiare la puntata: scommettiamo così 2€, che potremo perdere ancora (in questo caso, saremmo a -3€ in totale) oppure vincere. Se vincessimo, avremmo non solo recuperato l’euro perso durante la prima puntata, ma ne avremmo guadagnato un altro. E così via, raddoppiando le puntate scommessa dopo scommessa, al momento della vincita avremo sempre 1€ di guadagno (oltre ad aver recuperato tutto quello perso in precedenza).

Naturalmente, con cifre ben più alte potrebbe rivelarsi una strategia decisamente fruttuosa. Perché allora non viene utilizzata più spesso? Dalla teoria alla pratica, c’è davvero un mare in mezzo: innanzitutto, le probabilità di perdere e quelle di vincere tra tutti i giocatori d’azzardo andrebbero mediamente a pareggiarsi. Inoltre, la strategia di martingala non fa i conti con il fatto che nessun giocatore ha soldi e (soprattutto) tempo illimitati a sua disposizione. È ben probabile che una persona finisca il suo denaro, o semplicemente che sia costretto ad allontanarsi dal tavolo di gioco, ancor prima di aver ottenuto la sua vincita.

L’esperimento sorprendente

La strategia di martingala si rivela dunque inefficace sui giochi d’azzardo dove le probabilità di vincita sono pari o inferiori al 50%. Un curioso esperimento ha voluto testare invece cosa succederebbe in caso di gioco falsato: i ricercatori Victor Haghani e Richard Dewey hanno invitato 61 studenti di economia e giovani professionisti nel campo degli investimenti a giocare a testa e croce. Il sistema impiegato aveva però il 60% di probabilità di far uscire testa – cosa di cui i giocatori sono stati informati.

Ebbene, nonostante il vantaggio i risultati sono stati estremamente scarsi: il 28% dei partecipanti ha perso tutto, mentre due terzi di loro ha iniziato a scommettere su croce, ad un certo punto del gioco. Uno degli errori principali riguardava il calcolo della puntata da effettuare. Scommettendo troppo, rischiavano di perdere tutto in fretta, mentre scommettendo troppo poco (avevano un numero limitato di lanci da effettuare) temevano di non guadagnare a sufficienza.

La formula di Kelly

Lo scienziato John Kelly ha dunque deciso di individuare una strategia per poter bilanciare le due situazioni estreme e trovare così la puntata migliore per ogni scommessa. Dai suoi sforzi, è emersa questa formula: 2P – 1, dove P è la probabilità di vincere (nell’esperimento di cui sopra, sarebbe stato pari a 0,6). I partecipanti al test, secondo la formula, avrebbero quindi dovuto scommettere il 20% del proprio denaro per massimizzare le possibilità di guadagno.

Questa sembra essere davvero la strategia vincente, perché allora non dovremmo usarla? La prima cosa da tenere in considerazione è che non sempre possiamo sapere in anticipo qual è la nostra probabilità di vincere. Senza contare che, quando le cifre si fanno importanti, chi ha il coraggio di scommettere percentuali di grande valore? Il rischio è davvero eccessivo, e non ne vale assolutamente la pena.