I mandorli in Spagna già in fiore a fine gennaio preoccupano gli esperti del clima
I mandorli in fiore in Spagna attirano i turisti ma preoccupano gli agricoltori: una conseguenza dell'emergenza climatica in atto
La crisi climatica ha trasformato le stagioni e questa non è di certo una novità, anzi. C’è però chi ancora nega tutto questo, anche ai piani più alti del mondo politico. Risulta innegabile, al tempo stesso, la reazione della natura a determinate condizioni. In Spagna, ad esempio, si è verificata con largo anticipo la fioritura dei mandorli, dato l’innalzamento delle temperature primaverili.
Mandorli in fiore
In Spagna i mandorli sono in fiore da fine gennaio. Un regalo e una condanna dell’emergenza climatica. Ne sono felici turisti e locali, considerando lo spettacolo scenografico. Decisamente meno affascinati i coltivatori, dal momento che la raccolta di mandorle risulta a rischio.
Il motivo è presto spiegato. Le temperature sono in aumento e questo “confonde” le stagioni, che da tempo ormai non hanno più confini “netti” come in passato. Quando si registrano picchi di calore tanto elevati da confondere la vegetazione, si rischia che quest’ultima venga poi travolta da successivi crolli. Gli agricoltori hanno infatti vissuto l’ultimo mese nel totale timore di piogge abbondanti, grandinate e gelate.
Il mandorlo in fiore segnava l’arrivo della primavera in Spagna ma, ormai da anni, questa tradizione non ha più lo stesso valore. Lo dimostrano i dati dell’Agenzia meteorologica statale (Aemet), che ha sottolineato ad esempio un innalzamento delle temperature nella parte centrale di febbraio. Un livello tipico del clima che si registrerebbe di solito tra fine marzo e inizio aprile. Ciò riguarda soprattutto l’area nord ed est della penisola iberica.
Crisi climatica in Spagna
Una condizione assurda, tenendo conto dei picchi massimi e minimi registrati in questo 2025, con i 28,1 gradi di Murcia e i -14 gradi di Baqueira (Lleida). Allarme anche per quanto riguarda le precipitazioni: “Quelle accumulate in un mese a Casas do Porto hanno superato di gran lunga la quantità totale che può cadere in un anno intero”.
Gli agricoltori stanno tentando di correre ai ripari, ormai da anni. Si prova a gestire al meglio possibile la situazione, tutelando le piante con sistemi artificiali. Il rischio che tutto il proprio raccolto venga distrutto, però, continua a persistere. I mandorli, sotto questo aspetto, sono soltanto un simbolo di un intero settore in grave crisi.
Si è così passati da decenni di inverni intensi a una primavera anticipata e allungata, seguita da un’estate molto prolungata a sua volta. Il tutto alternato da violenti rovesci, che minacciano coltivazioni e intere città, come nel caso di Valencia, divenuto emblematico.
L’allarme dei mandorli ora giunge dalla provincia di Lleida, e nello specifico dal Comune di Arbeca. Francesc Rosset, responsabile ambientale, spiega: “Facciamo i conti con dei climi primaverili, che hanno effetti diretti sulla fioritura”. Ha sottolineato come in questa particolare area geografica l’anticipo dei mandorli sia stato di circa tre settimane. Ciò ha richiamato turisti da varie parti della Spagna e non solo ma, al tempo stesso, ha sollevato un allarme generale. È il secondo anno che ciò accade dall’inizio delle registrazioni nel 1981, dopo il record dell’8 gennaio 1993.