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SCIENZA

Uova di una strana specie si stanno schiudendo: sono "cuccioli di drago"

I cuccioli di drago esistono realmente e si trovano nelle grotte slovene di Postumia: si tratta di anfibi dalle caratteristiche davvero uniche

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Gli appassionati del genere fantasy farebbero di tutto pur di ammirare dal vivo un drago. Questo animale leggendario è ben presente in romanzi, film e serie tv, ma chi pensa che si tratti soltanto di creature immaginarie si sbaglia di grosso. Non bisogna spostarsi troppo dall’Italia per vedere da vicino proprio degli esemplari dalle caratteristiche inconfondibili.

Si sta parlando della Slovenia, una nazione che vanta una biodiversità incredibile per quel che riguarda le sue grotte sotterranee. In questi luoghi, oltre a insetti vari, si possono incontrare degli animali che non sputano fuoco e volano come i draghi ma che sono considerati tali per via delle loro peculiarità adattive. Non a caso sono noti come “cuccioli di drago”.

Il nome scientifico del drago sloveno

In pratica, c’è più di un drago nel sottosuolo di alcune delle grotte europee più famose del continente europeo, quelle di Postumia. Tra i vari corsi d’acqua hanno trovato “pane per i loro denti” delle salamandre dalla pelle incredibile, quasi trasparente. Si tratta di anfibi che ovviamente vengono definiti “draghi” per comodità, ma in realtà il loro nome scientifico è un altro. Gli esemplari in questione non sono altro che dei Protei (la denominazione esatta è “Proteus Anguinus”), veri e propri predatori di questi sotterranei e con caratteristiche fisiche ben precise. Ad esempio la lunghezza non è eccezionale, mai superiore ai 30 centimetri, ma non solo.

In effetti, ogni drago sloveno è capace di rigenerare gli arti che perde, senza dimenticare l’aspettativa eccezionale di vita, ben cento anni. Come se non bastasse, le salamandre di queste grotte possono sopravvivere persino dopo molti anni di digiuno (circa 12 per la precisione). Non è un caso che questi animali abbiano attirato e continuino ad attirare l’attenzione degli scienziati che stanno approfondendo da tempo il loro DNA per capire come facciano ad avere tutte queste abilità. C’è comunque un dato di fatto: come sottolineato dai biologi del paese balcanico, gli anfibi sono la cosa più vicina a un drago che si possa incontrare.

L’habitat del drago

Nonostante la resistenza e le capacità di adattamento, il drago sloveno e i suoi cuccioli non se la passano affatto bene. In base a quanto accertato dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), ci sono poche informazioni su questi animali, ma sufficienti per considerarli vulnerabili e dunque a rischio estinzione. Tra l’altro, non si può nemmeno quantificare con certezza la popolazione, si sa soltanto che l’habitat si estende dalla Slovenia lungo tutta la costa adriatica fino all’Albania. È facile immaginare come le grotte di Postumia siano gettonate proprio a causa della presenza degli anfibi.

Per ammirare i cuccioli di drago, è possibile approfittare di un percorso ad hoc, forse un po’ “avventuroso”, ma comunque non invasivo per la specie. In questo modo non si arreca alcun danno alle salamandre e soprattutto si capisce che cosa voglia dire un drago oggi. La Slovenia considera questi animali come uno dei suoi più grandi orgogli, tanto è vero che ogni patrimonio speleologico viene protetto con la massima attenzione. I draghi sono più vicini a noi di quanto si sia sempre pensato, in fondo basta varcare un semplice confine per incontrarli.

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