BlueSea Frontier: l'isola dell'AI anarchica è una bufala pazzesca
Decine di giornali, online e non, sono cascati nella clamorosa fake news del supercomputer anarchico galleggiante che calcola l'AI libera dagli Stati
In questi giorni una enorme parte della stampa tech internazionale sta dando risalto ad una notizia che ha dell’incredibile: un’azienda americana, Del Complex, ha creato un’isola artificiale, chiamata BlueSea Frontier Compute Cluster, sulla quale c’è un gigantesco supercomputer completamente dedicato all’esecuzione di calcoli per l’AI.
Questo computer, trovandosi in mezzo al mare in acque internazionali, è libero da ogni giurisdizione e non deve sottostare a nessuna legge, quindi l’AI generata è libera da tutto e da tutti.
Ne hanno parlato un po’ tutti, specialmente all’estero, non solo importanti testate tecnologiche ma persino giornali di finanza ed economia, visto l’enorme quantità di soldi che gira intorno all’AI in questo periodo. C’è solo un problema: è tutto clamorosamente finto.
BlueSea Frontier Compute Cluster
Secondo quanto dichiara Del Complex sul suo sito Web e su X, il BlueSea Frontier Compute Cluster (BSFCC) è un enorme data center galleggiante, con al suo interno la bellezza di 10mila GPU Nvidia H100, l’attuale chip di riferimento nel settore dell’intelligenza artificiale. BSFCC, quindi, sarebbe un mostro di potenza in grado di eseguire una enorme mole di calcoli per l’AI.
Questo gigantesco supercomputer galleggiante sarebbe raffreddato a liquido, grazie alla temperatura sempre stabile dell’oceano, e sarebbe alimentato da un grande impianto fotovoltaico sul tetto dell’edificio galleggiante.
Del Complex afferma anche che la piattaforma dell’intelligenza artificiale è “fortificata e difesa” da una popolazione permanente di operatori della Xio Sky Security Solutions e da soldati di Stati nazionali partner.
Stati partner, ma non proprietari perché BSFCC sarebbe “sovrana e non regolata“, come spiega Del Complex:
Ogni cluster opera come uno Stato sovrano nazionale, offrendo una zona deregolata per il calcolo dell’intelligenza artificiale generale, non appesantita dal decelerazionismo e benefici fiscali aggiuntivi, il tutto assicurato dalla nostra partnership con Stati nazionali alleati più grandi, che assicurano l’autonomia e la difesa.
E’ tutto completamente falso
La storia dell’isola artificiale col supercomputer anarchico per l’AI libera ha fatto letteralmente il giro del mondo, ma tra tutto quello che racconta Del Complex non c’è una sola virgola che esiste realmente. Al contrario, è tutto letteralmente falso, una fake news gigantesca alla quale hanno creduto in troppi.
Le stesse immagini della piattaforma, in realtà, sono delle elaborazioni di foto della Estrella del Mar III, una centrale elettrica galleggiante costruita da Siemens Energy per lo Stato di Santo Domingo.
Persino il nome BlueSea Frontier Compute Cluster ricorda moltissimo quello di Blue Frontiers, un progetto per la realizzazione di alcune isole artificiali completamente libere da ogni condizionamento, all’interno delle quali si paga in criptovalute, che sarebbero dovute sorgere nel mare della Polinesia Francese.
Il progetto, ideato dal Seasteading Institute fondato da Peter Thiel (uno dei padri di PayPal nonché tra i primi investitori esterni di Facebook), è poi clamorosamente fallito.
AI: meno fake news e più responsabilità
Non sappiamo se il BlueSea Frontier Compute Cluster sia solo uno scherzo, una bufala per prendere in giro la stampa più credulona e superficiale, oppure sia qualcosa di peggio, ad esempio un tentativo di truffare qualcuno vendendo partecipazioni nel progetto.
Oppure, non è da escludere nemmeno questo, BlueSea Frontier Compute Cluster potrebbe essere solo una grande provocazione lanciata proprio nei giorni in cui si è svolto l’AI Safe Summit, il vertice globale sull’intelligenza artificiale al quale hanno partecipato i capi di Stato di mezzo mondo, compresa la nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Quel che è certo, e questa vicenda lo dimostra, è che serve un livello di approfondimento maggiore quando si parla di intelligenza artificiale, perché la bufala è sempre dietro l’angolo e, se si parla di AI, può diventare una bufala pericolosa.