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Come scegliere il servizio di Cloud Gaming

In questo articolo ti spiegheremo in cosa consiste il Cloud Gaming, quali sono le sue funzionalità e quale servizio scegliere tra i principali in commercio.

cos'è il cloud gaming Fonte foto: Shutterstock

PC e console rimangono per i giocatori le piattaforme d’elezione. Eppure sempre più appassionati dell’universo in pixel e poligoni guardano al Cloud Gaming come ad una rivoluzionaria alternativa sempre più concreta. D’altronde quella dello streaming applicato ai videogame è una tecnologia non più in fase sperimentale, e che ormai conta diversi attori a contendersi i favori del pubblico, che grazie a questi servizi può magari avvicinarsi al mondo videoludico con un approccio più “morbido”.

Le piattaforme cloud gaming, per definizione, vanno infatti ad abbattere i costi, eliminando di fatto console di nuova generazione e computer piuttosto costosi tra gli acquisti imprescindibili per godersi questo o quel titolo di richiamo. Un vantaggio sicuramente non trascurabile, che deve comunque fare i conti con determinate condizioni necessarie a fruire al meglio dei nostri videogiochi preferiti. In questa guida scopriremo allora insieme il cloud gaming cos’è, e soprattutto quali sono i principali servizi che offrono la possibilità di videogiocare su un po’ tutti i device presenti in casa nostra, e ancora quali tra questi mettono sul piatto il pacchetto più goloso per ogni diverso “profilo” da gamer.

Cloud Gaming: cos’è e come funziona

Il Cloud Gaming, a volte chiamato gaming on demand o gaming-as-a-service, è un servizio che, per fare un semplice paragone, può essere accostato a quanto vediamo quotidianamente su Netflix, Amazon Prime Video o Disney+. Solo pensato per i videogame. Vien da sé che le varie piattaforme per il gioco in streaming si basano del tutto sull’online, così da eseguire i videogiochi su server remoti e trasmetterli direttamente al dispositivo di un utente, o più colloquialmente, per giocare a distanza da un cloud.

Operando in modo simile ai desktop remoti e ai servizi video on demand, i titoli in catalogo vengono memorizzati ed eseguiti in remoto su hardware dedicato di un provider, per poi essere trasmessi come un video sul dispositivo di un giocatore tramite client. Il client gestisce gli input del giocatore, che vengono successivamente inviati allo stesso server ed eseguiti nel gioco come azioni in game vere e proprie.

Capirete anche voi i pro di questi servizi. Prima di tutto, come già accennato, rendono il gaming decisamente più accessibile: non solo non avremo il bisogno di scaricare e installare localmente il gioco di nostro interesse, ma avremo pure a disposizione molti dispositivi compatibili. Di conseguenza tutto quello che richiedono queste piattaforme “tra le nuvole” per trascinarci nel magico mondo dei videogiochi è una buona connessione ad internet, per altro con tempi d’attesa ridotti al minimo.

Tutto avviene immediatamente, aprendo l’apposita applicazione sul nostro smartphone, tablet, TV o PC e ed avviando il videogioco desiderato. In secondo luogo, diversi servizi possono offrire alcune funzioni aggiuntive, come ad esempio la possibilità che uno spettatore si unisca alla sessione di un giocatore e prenda temporaneamente il controllo del gioco, naturalmente se autorizzato dal giocatore stesso.

Piattaforme Cloud Gaming: quale servizio scegliere

Nonostante il Cloud Gaming sia una realtà relativamente giovane, esistono già diversi giganti della tecnologia ad aver creduto, e in seguito investito, in questa interessante possibilità. La concorrenza nel settore è quindi piuttosto agguerrita, e conta tanto aziende popolari nell’ambito dei videogiochi quanto colossi del calibro di Google e Amazon. Ovviamente non tutti i servizi sono uguali: ognuno è caratterizzato dal proprio modello di business e da una certa lista di titoli giocabili, per un’offerta finale che potrebbe variare anche di molto tra un marchio e l’altro.

Vien da sé che non sia possibile individuarne uno migliore in assoluto, ma quello che più si presta a soddisfare le nostre esigenze dall’animo geek. Vediamo dunque nel dettaglio come funzionano i principali in commercio, e come stanno provando a sedurre cuori, e portafogli! dei gamer là fuori.

Google Stadia

Big G, con Google Stadia, è stata la prima compagnia ad aver concretizzato in un progetto completo e ben delineato la scelta di voler puntare (anche) sul gaming on demand. Abbiamo di fronte una piattaforma che nella sua forma base può essere utilizzato in via del tutto gratuita, seppure con qualche limitazione. Il modello di business del servizio di casa Google è infatti basato sull’acquisto di singoli videogiochi in digitale e sulla sottoscrizione di un abbonamento opzionale a Stadia Pro. Abbonamento, questo, che va ad offrire delle migliori prestazioni nelle fasi di gioco, come la risoluzione video a 4K, e una buona selezione di giochi da poter mettere in download gratis a cadenza mensile, un po’ come già accade su PlayStation e Xbox con la Instant Game Collection e i Games With Gold.

È pure importante sottolineare che è ormai compatibile con la maggior parte dei dispositivi, compresi quelli che girano su sistema operativo iOS. La nota dolente più evidente sono però i prezzi di listino, troppo spesso piuttosto elevati per titoli datati o comunque con qualche anno sulle spalle. In ogni caso, il modo più conveniente per entrare nell’ecosistema di Google Stadia è quello di optare per l’acquisto della Premiere Edition, che in un pacchetto unico include il controller ufficiale, il Chromecast Ultra e tre mesi di abbonamento a Stadia Pro.

Microsoft xCloud

Il Cloud Gaming secondo Microsoft fa rima con xCloud, servizio incluso nell’abbonamento Xbox Game Pass Ultimate, che con 12,99 euro al mese vi dà libero accesso ad un’ampia libreria da più di 300 videogame, incluse tutte le esclusive Xbox. Questi titoli possono essere utilizzati sia localmente in modo tradizionale su PC e console della compagnia di Redmond, che per l’appunto via cloud. Attualmente il servizio è disponibile solo sui dispositivi Android, ma l’intenzione di Microsoft è quella di renderlo del tutto universale come accade per la concorrenza, mettendolo a disposizione anche degli utenti PC, iOS e su Smart TV.

Il vantaggio principale è rappresentato dal catalogo di videogame ad uso e consumo degli appassionati, che abbraccia l’intera libreria del Game Pass. Spazio quindi ad una piccola spesa ogni 30 giorni per usufruire di produzioni come il calcistico FIFA 20, gli sparacchini Battlefield V e DOOM Eternal, e l’onirico Control. In aggiunta, ogni esclusiva Xbox in arrivo nei prossimi anni verrà automaticamente aggiunta il giorno d’uscita all’interno di questa libreria in continua evoluzione. Come se non bastasse, i fan dei videogiochi Electronic Arts saranno felici di sapere che l’abbonamento al Game Pass Ultimate include anche il servizio EA Play con un catalogo di più di 60 giochi.

Sony PlayStation Now

PlayStation Now, firmato Sony, potrebbe sembrare un servizio simile a quello Microsoft, ma il suo modello di business presenta delle differenze sostanziali. Per il momento non è possibile utilizzarlo sui dispositivi mobile, forse l’opzione sarà inclusa in futuro, mentre è del tutto compatibile con le console PlayStation più moderne, quindi PS4, PS4 Pro e PS5, PC e Mac. Il prezzo è fissato a 9,99 euro al mese, ed anche in questo caso la libreria di titoli è piuttosto variegata e mutevole nel tempo.

Naturalmente, parallelamente a quanto accade sui lidi della “grande M”, su Now a brillare sono maggiormente le esclusive Sony, come Days Gone, God of War o Horizon Zero Dawn. Al contrario, però, Sony non aggiungerà le prossime uscite subito al giorno di debutto sul mercato. In questo modo, pur non possedendo le console casalinghe del gigante nipponico, un po’ tutti possono godersi i videogame simbolo dell’universo PlayStation, a patto di possedere un PC o un computer Mac di Apple. Su PlayStation 4 e PlayStation 5, invece, avrete immediatamente accesso ad una solida collezione di giochi ad un prezzo tutto sommato ragionevole.

Nvidia GeForce Now

Tra i servizi Cloud Gaming figura anche quello dei “veterani” di Nvidia, GeForce Now. La compagnia mette a disposizione i suoi server potenti e performanti per giocare a tutta una serie di produzioni poligonali acquistabili su PC. Basta collegare il client a quello di Steam o di altri negozi digitali compatibili con la piattaforma per avere accesso alla libreria già in nostro possesso, potendo godere di tutti quei vantaggi offerti dal mercato videoludico su personal computer pur senza possederne fisicamente uno. E preferendo sessioni di gaming su dispositivi Windows, Mac, Android e iOS, senza dimenticare Nvidia Shield.

Il tutto con il massimo delle bellezze grafiche di GeForce Now, tra 4k e Ray Tracing. Il servizio Nvidia è disponibile gratuitamente, ma con la limitazione di una sola ora di gioco senza interruzioni; in alternativa, potete pensare di acquistare il pacchetto fondatori per circa 30 euro e dalla durata di sei mesi in totale. Si tratta di un modello pensato soprattutto per chi già possiede titoli acquistati tra Steam, GOG o Epic Games Store, e vorrebbe provarli liberamente anche in mobilità sfruttando le bellezze dello streaming. In più, mentre i competitor permettono di giocare con impostazioni predefinite, qui possiamo cambiare diversi parametri come framerate, risoluzione e qualità delle texture.

Amazon Luna

L’ultima piattaforma Cloud Gaming ad aver fatto il suo debutto è Amazon Luna, ancora in fase beta e non accessibile per il momento qui in Italia. Il gigante dell’eShopping ha optato per un modello a canali, con cui è possibile acquistare dei pacchetti di videogiochi ad un prezzo fisso al mese. Come su Xbox e PlayStation, vi saranno allora selezioni effettuate da Amazon stessa, come canali aggiuntivi di altri importanti editori. Tra questi, per fare un esempio, quello di Ubisoft, fatto di piccoli e grandi cult come Assassin’s Creed, Watch Dogs e Immortal Fenix Rising. Amazon Luna, a sentire le intenzioni di Jeff Bezos e dei suoi, sarà disponibile praticamente ovunque, con compatibilità assicurata su PC, Mac, Android, iOS e TV, tramite la stick di Amazon.