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DeepSeek presenta Janus-Pro, il nuovo modello AI per la generazione di immagini

La startup cinese DeepSeek sta attirando l’attenzione di tutti con i suoi nuovi modelli AI, come Janus-Pro-7B, dedicato all’analisi e alla generazione di immagini

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deepseek Fonte foto: Mojahid Mottakin / Shutterstock

Proprio in questi giorni la startup cinese DeepSeek ha attirato l’attenzione globale facendo il suo ingresso a gamba tesa nel settore dell’intelligenza artificiale, con la presentazione dei suoi modelli proprietari che si sono già dimostrati altamente competitivi, eguagliando (e in certi casi superando) soluzioni AI ben più consolidate come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google, tanto per citare due delle più famose.

Ma mentre il mondo sta con gli occhi puntati su questa nuova tecnologia, gli hacker non hanno perso tempo e da ieri stanno “martellando” i server di DeepSeek che, stando alle dichiarazioni della startup, stanno resistendo agli attacchi al netto di qualche rallentamento nel servizio.

Nonostante questo, però, la società ha comunque presentato una novità ai suoi utenti: si tratta di Janus-Pro, una nuova famiglia di modelli AI multimodali open-source che sta già ridefinendo il panorama della generazione di immagini e di contenuti.

Cosa sappiamo di Janus-Pro di DeepSeek

I nuovi modelli multimodali Janus-Pro sono stati rilasciati con licenza MIT su Hugging Face, garantendo agli utenti un uso commerciale senza restrizioni.

La principale particolarità di questo strumento è la sua capacità di analizzare e generare immagini, unita alla stessa grande efficienza che caratterizza il modello DeepSeek – V3 che garantisce buone performance senza avere infrastrutture computazionali proibitive.

Al momento Janus-Pro-7B, il modello più avanzato tra quelli disponibili e ha già ottenuto buoni risultati nei benchmark GenEval e DPG-Bench, superando addirittura alcuni dei sistemi AI più conosciuti come DALL-E 3, PixArt-alpha, Emu3-Gen e Stable Diffusion XL.

I risultati generati non sono ancora perfetti ma, secondo DeepSeek, il modello sta migliorando e l’azienda conta di registrare ulteriori progressi in tempi ragionevolmente brevi. Per ora, però, ci sono ancora alcuni limiti, come quello che permette di caricare solo immagini di piccole dimensioni (massimo 384×384 pixel) e le dimensioni dell’output limitate a 768×768 pixel.

Cosa cambia con l’arrivo di Janus-Pro

In questi giorni l’ascesa di DeepSeek ha avuto ripercussioni importanti sui mercati finanziari con l’arrivo di questi modelli AI che ha contribuito, ad esempio, a un crollo della capitalizzazione di mercato di NVIDIA, con una perdita stimata di circa 600 miliardi di dollari.

Questo “effetto collaterale” evidenzia che i progressi nell’AI generativa open-source possono (e lo stanno già facendo) ridefinire le dinamiche economiche del settore, arrivando a mettere sotto pressione anche le grandi aziende, molto più radicate rispetto alla startup cinese.

Da parte sua, invece, DeepSeek ha registrato un boom di download sull’App Store di Apple, con un afflusso così massiccio di utenti che hanno causato non pochi problemi ai server e alle loro performance che, comunque, hanno retto bene il carico continuando a funzionare.

DeepSeek è arrivata sul mercato offrendo ai consumatori semplicità, flessibilità ed efficienza, tutte caratteristiche che dimostrano chiaramente che il futuro dell’AI potrebbe non essere più esclusivamente nelle mani delle grandi multinazionali occidentali, ma potrebbe aprirsi a nuovi protagonisti pronti a riscrivere le regole del gioco e diventare un punto di riferimento per gli sviluppi futuri delle tecnologie AI.

 

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