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SCIENZA

Un'intera parte di mondo è a rischio, si tratta di ecosistemi cruciali

Le foreste di mangrovie sono a rischio in tutto il mondo: ecco le cause e perché sono tanto importanti per noi

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La metà di tutte le foreste di mangrovie al mondo sono a rischio collasso. È questa la prima valutazione degli esperti su questi cruciali ecosistemi e depositi di carbonio. Secondo l’IUCN, ovvero l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, la perdita di questi ecosistemi sarebbe disastrosa, a dir poco, per la natura e per le persone di tutto il mondo.

Foreste di mangrovie a rischio

Alla base del rischio enorme corso dalle foreste di mangrovie c’è, ovviamente, l’operato umano. L’analisi dell’IUCN evidenzia come gli ecosistemi maggiormente a rischio siano quelli in Sri Lanka, nell’India meridionale e nelle Maldive.

Classificati come “in pericolo” i sistemi nel mar Cinese Meridionale, nel Pacifico centrale e nel Triangolo dei Coralli orientali, intorno a Malesia, Filippine e Papua Nuova Guinea. Ecco le parole di Angela Andrade, presidente della commissione IUCN, sulla gestione degli ecosistemi: “Gli ecosistemi di mangrovie sono eccezionali per la loro capacità di fornire servizi essenziali alle persone, tra cui la riduzione del rischio di disastri costieri, l’immagazzinamento e il sequestro del carbonio e il sostegno alla pesca. La loro perdita potrebbe essere disastrosa per la natura e per le persone in tutto il mondo”.

Le mangrovie sono presenti in tutto il mondo e comprendono decine di specie differenti di arbusti e alberi lungo le coste tropicali, in grado di ospitare una vasta gamma di biodiversità. Una delle loro funzioni, inoltre, è quella di porsi come vivaio per i pesci, sostenendo mammiferi differenti come tigri, cani selvatici africani e bradipi.

Rischio per la Terra

Questi ecosistemi in pericolo immagazzinano una quantità di carbonio gigantesca, se paragonata alle dimensioni. Viene assorbito quasi tre volte il carbonio immagazzinato dalle foreste tropicali delle stesse dimensioni.

Statistiche alla mano, circa il 15% delle coste mondiali è coperto da mangrovie. L’innalzamento del mare, però, ne mette in pericolo l’esistenza. Al tempo stesso tali ecosistemi sono minacciati dall’agricoltura, dall’inquinamento e dagli sviluppi delle coste.

La situazione non è precipitata da un giorno all’altro, anzi. I ricercatori avevano già individuato alcune problematiche molto gravi, dagli allevamenti di gamberi alle dighe sui fiumi, che alterano il flusso dei sedimenti. Il pericolo è però oggi ben maggiore, considerando la crisi climatica che, con le sue temperature intense e frequenti, genera uno stato di gravità costante per le mangrovie (e non solo).

“La lista rossa degli ecosistemi fornisce percorsi chiari su come invertire la perdita di mangrovie e proteggere questi delicati ecosistemi per il futuro, contribuendo a sua volta a salvaguardare la biodiversità, ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico e a sostenere la realizzazione del Quadro globale per la biodiversità”.

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