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L'AI potrebbe prendere il posto di Dio, la risposta della Chiesa ai dilemmi etici

Il dibattito etico è centrale per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la figura di Leone XIV diventa cruciale per guidare la Chiesa nell’era dell’AI

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In un contesto caratterizzato da grandi avanzamenti tecnologici, crescono di pari passo anche i dilemmi etici legati, appunto, all’evoluzione di queste tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale. Per questo motivo con l’elezione di Papa Leone XIV anche la Chiesa Cattolica sta cercando di diventare una voce autorevole nel dibattito, mettendo in guardia le persone e le grandi aziende sui rischi di una diffusione incontrollata dell’AI, tema centrale nel pontificato di questo nuovo Papa.

Quali sono i potenziali pericoli dell’AI secondo la Chiesa

Fin dai suoi primi atti ufficiali, Papa Leone XIV ha mostrato una chiara consapevolezza della duplice natura dell’AI, lanciando un monito esplicito sui pericoli per la dignità umana, la giustizia e il lavoro derivanti da uno sviluppo incontrollato di questa tecnologia.

Dall’altra parte, però, il pontefice ha anche elogiato l’immenso potenziale di questi strumenti, sottolineando comunque l’importanza di un approccio responsabile affinché possa essere utilizzata per il bene di tutti. Questa tecnologia, infatti, può essere cruciale per aiutare i paesi in via di sviluppo, a patto che le grandi potenze del settore provvedano a una sua democratizzazione e a una regolamentazione a livello globale, che possa rendere questo strumento sicuro e accessibile.

Come già detto, però, non mancano le preoccupazioni e molti esperti di etica, filosofi e magnati della tecnologia hanno messo in guardia dai rischi legati alla creazione di forme di vita intelligenti. Lo stesso Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter) e sviluppatore del chatbot AI Grok, ha usato parole forti per mettere in guardia tutti dallo sviluppo sconsiderato dell’intelligenza artificiale, paragonando questa eventualità alla creazione di un Dio digitale.

E in questo senso, la posizione di Leone XIV è particolarmente significativa e, grazie alla sua origine (è il primo Papa statunitense, luogo da dove provengono molte delle più importanti innovazioni tecnologiche) e a una laurea in matematica, può a tutti gli effetti diventare una voce autorevole guidare questo dibattito.

Il rapporto tra fede e scienza

La Chiesa, dunque, ha il compito di diventare uno dei vettori del cambiamento, abbracciando l’ideologia del Cristianesimo ma adattandola al contesto attuale, facendo avvicinare i suoi principi millenari alle nuove realtà che stanno emergendo.

Il rapporto tra impegno scientifico e il Vaticano non è sempre stato facile, eppure nel corso della storia ci sono stati molti credenti tra gli scienziati, segno che scienza e fede non devono necessariamente essere in contrapposizione, ma possono trovare punti di incontro nel perseguimento del bene comune.

In tal senso, diventa ancora più centrale il ruolo di Leone XIV che, in questo suo pontificato, dovrà essere in grado di diventare una voce autorevole in grado di “influenzare” l’evoluzione dell’AI e riuscire a far “mantenere la retta via” alle Big Tech del settore, affinché non dimentichino mai il discorso sull’etica per arrivare alla creazione di un’AI che rispetti e valorizzi la dignità umana.