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Ixpe, la prima immagine del telescopio è una stella esplosa secoli fa

La prima spettacolare immagine del Telescopio Spaziale Ixpe mostra la nube luminosa resto della supernova Cassiopea A, esplosa nel 17esimo secolo

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La prima immagine del telescopio Ixpe Fonte foto: ANSA

Ixpe, il telescopio spaziale a raggi X che vede unite NASA ed Agenzia Spaziale Italiana, ha inviato la prima spettacolare immagine dallo spazio. Si tratta di un’immagine di Cassiopea A, il suggestivo resto di una supernova esplosa nel 17esimo secolo, ottenuta dai dati rilevati tra l’11 e il 18 Gennaio, dopo circa un mese di “messa in servizio”.

Ixpe, il telescopio dei fenomeni estremi

Il Telescopio Spaziale Ixpe è frutto di una collaborazione tra la NASA e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) che ha lo scopo di studiare l’Universo attraverso la polarizzazione dei raggi X. Ixpe è stato lanciato il 9 Dicembre 2021 a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, ed orbita a circa 600 chilometri di altitudine: i suoi tre telescopi sono dotati di rivelatori di polarizzazione finanziati dall’Asi e sviluppati da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Ixpe ha il compito di studiare gli oggetti più estremi dell’Universo, come la formazione degli oggetti cosmici a seguito di eventi particolarmente violenti.

La prima immagine inviata a Terra da Ixpe è una incredibilmente vivida rappresentazione di Cassiopea A, il resto di una supernova esplosa nel 17esimo secolo già osservato in passato da altri telescopi a raggi X – tra cui il telescopio Chandra, lanciato nel 1999 dalla NASA. Proprio dal confronto con i dati allora raccolti da Chandra nasce la spettacolare immagine di Cassiopea A che sta facendo in questi giorni il giro del mondo. Quel che si vede nell’immagine è la combinazione dei primi raggi X raccolti da Ixpe, color magenta, con i dati a raggi X ad alta energia rilevati dal Chandra X-Ray Observatory, in blu.

“L’immagine Ixpe di Cassiopeia A è bellissima” dice Paolo Soffitta dell’Inaf, principal investigator italiano di Ixpe, “non vediamo l’ora di analizzare i dati della polarimetria per saperne di più su questo residuo di supernova”.

La polarimetria è un complesso metodo di analisi ottica capace di osservare e misurare come è orientata la luce dei raggi X mentre viaggia nello spazio, e che permetterà di indagare e scoprire nuove informazioni sull’Universo: “le osservazioni di Ixpe di Cassiopea A evidenziano le capacità uniche dei polarimetri a bordo dell’Ixpe” dice Imma Donnarumma, responsabile scientifica del progetto per l’Asi “e aprono una nuova finestra sull’Universo a raggi X”.

L’universo a raggi X

“L’immagine di Cassiopea A catturata da Ixpe è storica quanto l’immagine dello stesso resto di supernova ripresa da Chandra”, ha affermato Martin C. Weisskopf, il responsabile scientifico di Ixpe per la Nasa, “dimostra la capacità di Ixpe di ottenere informazioni mai viste prima su Cassiopea A“.

Chandra rivelò per la prima volta che la nube luminosa di Cassiopea A nascondeva un oggetto compatto, forse un buco nero o forse una stella di neutroni: ora, grazie alla vista a raggi X dei tre telescopi Ixpe, i due osservatori spaziali potranno collaborare per scoprire la natura dell’oggetto.

I due telescopi, infatti, come ben si vede nell’ultima immagine di Cassiopea A, possono produrre immagini con differenti livelli di risoluzione angolare e nitidezza, permettendo di integrare i dati e di esaminare l’oggetto cosmico in modo nuovo.

Quella che sembra una grande esplosione magenta, rivelata dalla vista a raggi X di Ixpe, è la nube luminosa che si è formata dopo che le onde d’urto dell’esplosione della stella hanno scaraventato via il gas circostante, rendendolo incandescente ed accelerando le particelle. Nell’immagine di Cassiopea A, la saturazione del colore magenta corrisponde all’intensità della luce della nube della supernova.

I dati sulla polarizzazione consentiranno agli scienziati di creare per la prima volta una mappa di polarizzazione dei raggi X dell’oggetto, che rivelerà nuove informazioni sui meccanismi dei raggi X di Cassiopea A.