Libero
SCIENZA

James Webb, la prima immagine ripresa dal telescopio è di una stella

Molto sfocata, è la prima di una serie di immagini scattate per allineare lo specchio principale: è di una stella la prima fotografia ripresa da James Webb

Pubblicato:

James Webb, la prima immagine ripresa dal telescopio è di una stella Fonte foto: 123rf

È stato lanciato nello spazio il 25 dicembre 2021, come un regalo di Natale al mondo e agli scienziati. Da allora la missione che ha portato in orbita solare il telescopio spaziale James Webb è andata avanti a gonfie vele. E ora, per la prima volta, questo strumento all’avanguardia ha riportato sulla Terra la prima fotografia.

La prima fotografia del telescopio James Webb

Pur essendo una macchina all’avanguardia, con complessità tecniche degne del secolo e del decennio in cui ci troviamo, anche James Webb deve ancora imparare, e come fotografo è un principiante: la prima immagine che ha riportato è infatti molto sfocata e confusa, ed è un ritratto della stella HD 84406, che si trova nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

Ma non è sfocata a caso: in realtà si tratta della prima di una serie di fotografie che il telescopio spaziale sta scattando per allineare i suoi specchi e rendersi pienamente operativo. Le prime e vere foto scientifiche arriveranno in estate, e per allora saranno perfette.

Intorno alla stella, punto focale dell’immagine, nella fotografia appena scattata si riconoscono 18 punti luminosi. Non sono altri corpi celesti, ma 18 riflessi della stessa stella. La luce di HD 84406 è stata infatti catturata da 18 segmenti dello specchio principale, che non sono ancora allineati per formare una superficie unica. Poi la luce è stata riflessa sullo specchio secondario, per essere infine canalizzata nella NirCam, la fotocamera a raggi infrarossi installata su James Webb.

Per catturare quest’immagine non c’è stato uno scienziato a terra che ha premuto un pulsante e ha scattato la fotografia, magari dicendo “cheese” prima. Il processo  di cattura dell’immagine è iniziato il 2 febbraio, ed è durato 25 ore: il telescopio è stato puntato verso 156 posizioni diverse intorno alla stella HD 84406, e ha così prodotto 1.560 immagini. Stiamo parlando di un totale di 54 gigabyte di dati grezzi. Le immagini sono state poi composte per produrre un unico grande mosaico da oltre 2 miliardi di pixel.

Grazie a una lente speciale della NirCam, James Webb è riuscito anche a scattarsi un selfie, inquadrando il suo enorme specchio primario.

Il telescopio spaziale James Webb

Quella di James Webb è una missione congiunta, che tiene insieme l’esperienza e la capacità di tre organizzazioni diverse: la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea e la l’Agenzia Spaziale Canadese. C’è anche un pezzettino d’Italia sul telescopio, portato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.

James Webb è il più grande telescopio mai mandato nello spazio, e sarà rivoluzionario per la scienza astronomica nei prossimi decenni. Dopo un lancio di successo, un “breve” viaggio nello spazio e il dispiegamento del suo gigantesco occhio, ora James Webb orbita intorno al Sole sul Punto di Lagrange 2 del sistema Sole-Terra.

Ora che il telescopio è in orbita e perfettamente funzionante, i prossimi passaggi saranno di aggiustamento: i segmenti dello specchio principale verranno riaggiustati, usando la foto appena scattata come verifica. Quando lo specchio sarà allineato, tutti i 18 punti luminosi fotografati si sovrapporranno tra loro.

La missione è studiata perché duri dieci anni, sempre rimanendo nello spazio. Ma alcune analisi delle prime settimane di vita e operatività del telescopio fanno ben sperare per una sopravvivenza molto più lunga.