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MediaTek è ancora la regina dei chip

L’azienda taiwanese continua a crescere e detiene una quota di mercato che oscilla ogni trimestre tra il 35 e il 40%

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mediatek dimensity 9200 Fonte foto: MediaTek

Lo studio Global Smartphone Application Processor Market Share stilato da Counterpoint Research mette in luce che nel mercato dei processori per smartphone Mediatek è ancora leader indiscusso, anche nell’ultimo trimestre 2022 con una quota di mercato del 35%. Questo nonostante il report preveda un calo delle spedizioni di SoC che, comunque, coinvolgerà anche gli altri suoi concorrenti, Qualcomm e Apple in primis.

I motivi di questa contrazione del mercato dei SoC, secondo Counterpoint, è da imputare alla riduzione degli ordini di alcuni produttori cinesi, ed anche alla situazione economica generale che tra pandemia e guerra non sta di certo attraversando uno dei suoi periodi migliori.

Quanto piacciono i SoC di Mediatek

I motivi del successo dell’azienda taiwanese sono molteplici. Per prima cosa Mediatek ha stipulato diverse forniture con produttori cinesi del calibro di Vivo e Oppo che hanno deciso di puntare sui SoC made in Taiwan. Questo perché l’ultimo SoC MediaTek di fascia alta, il Dimensity 9200, sta ricevendo una moltitudine di consensi ed ormai è considerato una credibilissima alternativa al più famoso Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2.

Da diversi anni, infatti, i SoC di fascia alta di Qualcomm erano diventati quasi una scelta obbligata per i vari produttori di smartphone di fascia alta, come se non fosse possibile produrre un top di gamma con un chip non di Qualcomm. Il MediaTek Dimensity 9000 ha dimostrato, nel 2022, che non è così anche se non ha venduto moltissimo e, nel 2023, il Dimensity 9200 erediterà la sua credibilità e, secondo le previsioni, verrà implementato su molti più telefoni.

Anche Qualcomm e Apple crescono

Nonostante il dominio generale di Mediatek, anche Qualcomm e Apple non se la stanno passando poi così male. Entrambe le aziende hanno visto salire il loro quota di mercato rispetto al secondo trimestre del 2022, rispettivamente dal 29 al 31% e dal 13 al 16%. Chi ha perso, anche se solo l’1%, è Samsung con i suoi SoC Exynos, che è passata dal 8% del Q2 2022 al 7% del Q3 2022.

Il produttore sudcoreano si trova persino sotto UNISOC, produttore di chip di fascia bassissima per i low cost, che con il 10% del mercato si trova al quarto posto dopo i tre colossi già citati. Il produttore cinese deve le sue fortune al SoC Tiger utilizzato negli smartphone e nei tablet di fascia bassa di molti produttori, tra cui Honor, ZTE, Realme e persino la stessa Samsung.

Addio Huawei

Chi sparisce dal mercato dei SoC è Huawei che dopo aver finito le sue scorte dei chip HiSilicon, che gli avevano permesso di restare a galla fino al Q1 del 2022, non ha più ricevuto ulteriori pezzi da TMSC e Samsung a causa dei divieti di collaborazione imposti dal governo USA.

Anche se le due aziende citate non sono statunitensi (una è taiwanese e l’altra della Corea del Sud), il fatto di avere accordi commerciali con l’azienda bannata è esplicitamente vietato dalla normativa vigente in USA, che prevede in buona sostanza il ban per chi aiuta le aziende bannate.

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