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SCIENZA

Sì, potrebbe esserci un'anomalia al centro della Terra: cosa sappiamo

Il nucleo terrestre è uno degli elementi più particolari e misteriosi del nostro pianeta e pare che ci riservi ancora molte sorprese: secondo alcuni scienziati, sarebbe avvolto in una strana e antica struttura, una vera e propria anomalia

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C’è un motivo per cui gli scienziati continuano a essere ossessionati dal nucleo terrestre: è, per il momento, inaccessibile. Viscoso, ostile e caratterizzato da temperature elevatissime, questo cuore caldo non è raggiungibile neanche dagli strumenti più resistenti e all’avanguardia. Per questa ragione la comunità scientifica si basa sulle informazioni che riesce a ottenere usando le indagini sismiche, che tratteggiano un’immagine di ciò che non è esplorabile.

Le immagini ottenute, però, non sono tutte uguali e non sembrano restituire sempre lo stesso quadro. Per esempio, di recente gli scienziati pensano di aver avvistato qualcosa di nuovo, una sorta di anomalia che avvolgerebbe il nucleo, dando forma a un sottile scudo che fino ad adesso nessuno aveva mai rilevato.

Lo svolgimento delle indagini

Ma cos’è successo nello specifico? In realtà, già da qualche tempo diversi team di scienziati sostengono che esista uno strato misterioso vicino al nucleo della Terra, più sottile rispetto agli altri. Tuttavia, finora non era chiaro come fosse collocato: per questo gli studiosi Samantha Hansen e Edward Garnero, ricercatori del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università dell’Alabama ed esperti in Scienze della Terra, hanno deciso di svolgere una serie di indagini finalizzate ad approfondire l’argomento.

I due ricercatori, insieme alla loro squadra, hanno utilizzato un sistema quanto più possibile accurato sfruttando il Transantarctic Mountains Northern Network, un array sismico a banda larga che, articolandosi in 15 stazioni, registra continuamente le vibrazioni terrestre. All’uso del TMNN, Hansen e Gernero hanno affiancato delle simulazioni geodinamiche e delle mappe ad alta risoluzione di quella che, fino alla loro scoperta, si riteneva essere la struttura geologica dell’interno della Terra.

L’anomalia: una struttura antichissima

Il risultato delle analisi di Hansen e Garnero è stato stupefacente. Se è vero che, come già detto, molti davano per certo che ci fosse uno strato vicino al nucleo terrestre, nessuno poteva immaginare l’anomalia che gli scienziati hanno rilevato. Stando ai dati raccolti, infatti, lo strato in questione si troverebbe a circa 2.900 chilometri sotto la superficie terrestre, dove il nucleo esterno metallico fuso incontra il mantello roccioso, e altro non sarebbe che un antico fondale oceanico.

Questo fondale avvolge il nucleo, lo abbraccia e sembra quasi proteggerlo: Hansen e Garnero hanno scoperto che si tratta di una struttura antichissima, molto più complicata di quanto si sia mai ipotizzato, con delle zone sottili che potrebbero appunto essere appartenute a quella che era la crosta oceanica di milioni di anni fa. La sua presenza aggiunge una variabile agli studi sul nucleo terrestre, che potrebbe essere decisiva per colmare alcune lacune sul suo comportamento e che potrebbero spiegare

Le nuove informazioni sul cuore della Terra

Perché è così importante aver scoperto questa anomalia attorno al cuore della Terra? Semplice: perché comprendere come sono nati, come sono fatti e come si sono evoluti gli strati più interni del nostro pianeta può aiutare i geologi a capire come il calore, proveniente dal centro, si disperda nel mantello.

Non solo: aver individuato questo nuovo strato può spiegare come i cambiamenti e le interazioni fra i vari involucri concentrici influiscano sulla superficie che abitiamo. «La nostra scoperta – ha infatti affermato Hansen – fornisce importanti collegamenti tra la struttura superficiale e profonda della Terra e i processi generali che guidano il nostro pianeta».

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