Libero
SCIENZA

Perché le meduse si sciolgono al sole

Perché le meduse si sciolgono al sole? E per quanto tempo possono sopravvivere fuori dall'acqua? Ciclo di vita, curiosità e importanza per l'ecosistema: oggi proviamo a rispondere a tutte queste domande.

Pubblicato:

Perché le meduse si sciolgono al sole Fonte foto: 123RF

Quante volte al mare ci è capitato vedere qualcuno “catturare” una medusa e lasciarla al sole, a sciogliersi? E quante volte, in queste occasioni, ci siamo interrogati sul fenomeno? Quindi, la domanda che ci siamo posti, è sempre stata: ma perché le meduse si sciolgono al sole?

Le meduse non hanno cuore, cervello o ossa. Usano nervi sensoriali rudimentali basati sulla parte inferiore dei loro tentacoli per rilevare la luce, l’olfatto o persino orientarsi. E queste non sono le uniche curiosità sulla specie di cui vogliamo parlarvi oggi.

Per quanto tempo le meduse possono resistere fuori dall’acqua?

Una medusa estratta dall’acqua e lasciata al sole ci mette circa dai 40 ai 50 minuti per sciogliersi completamente. Se, entro questo lasso di tempo non ritorna nelle parti più profonde del mare o non entra più a contatto con le correnti della marea, il suo organismo viene isolato e si disidrata completamente. Pertanto, in qualche modo distribuisce i nutrienti lungo la costa mentre diventa parte della catena alimentare dell’ecosistema balneare.

L’ecosistema ha bisogno delle meduse

Per quanto paura però possa fare l’idea di trovarsi circondati da meduse, durante una giornata rilassante al mare, eliminarle completamente dall’ecosistema non sarebbe comunque una buona idea. Queste, infatti, fanno parte della catena alimentare marina. Si cibano principalmente con lo zooplancton. Con il termine zooplancton si fa riferimento all’insieme di piccoli microrganismi acquatici che includono crostacei, rotiferi, larve di insetti in acque libere e acari acquatici. La comunità dello zooplancton è composta sia da consumatori primari, che mangiano alghe fluttuanti, sia da consumatori secondari, che si nutrono di altro zooplancton.

Come risultato della posizione centrale nelle reti alimentari di mari e oceani, lo zooplancton può influenzare fortemente la qualità dell’acqua, la densità delle alghe, la produzione di pesce e il ciclo di nutrienti e contaminanti (e a proposito di mare, qui le coste italiane dove l’acqua sarà più calda questa estate). È infatti comunemente incluso nei programmi di biomonitoraggio perché la sua densità e composizione può essere sensibile ai cambiamenti delle condizioni ambientali. Mantenerne l’equilibrio, quindi, vuol dire mantenere l’ecosistema sano.

I nostri studi attuali si concentrano sulla biologia e sull’ecologia delle meduse, ma sottolineano anche il rapporto tra questi organismi e la società umana. Per esempio, essendo le meduse a loro volta il nutriente di molte tartarughe marine, non eliminarle contribuisce a non arrecare danno alla biodiversità del mare. Gli arrivi massicci e più frequenti di meduse nelle zone costiere del Mediterraneo sono un avvertimento che indica che qualcosa sta cambiando. L’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche ha lasciato le meduse senza predatori e senza concorrenti, favorendone la crescita. Quando vediamo tante meduse incagliate nella sabbia, non messe lì dall’uomo ma arenate spontaneamente (magari per fenomeni legati a bassa marea o siccità) è come se trovassimo una bottiglia con dentro un messaggio. Quindi, apriamo la bottiglia, tiriamo fuori il messaggio ed è come se leggessimo: il mare chiede aiuto.

Perché le meduse si sciolgono al sole

Le meduse esistono da più di 650 milioni di anni e le loro specie sono migliaia, molte delle quali sono state scoperte nel tempo  (in questi giorni, per esempio, una strana specie luminescente e urticante è stata avvistata nelle coste italiane).

Ma arriviamo alla domanda posta inizialmente, ovvero: perché le meduse si sciolgono al sole? 

La causa è principalmente legata alla loro stessa natura, ovvero: essendo composte per il 98% di acqua, lasciate in spiaggia al caldo, tecnicamente non si sciolgono ma semplicemente evaporano.

TAG: