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Questo video di Google ci mostra come vivremo tra 10 anni

Google ha presentato Project Astra, il nuovo agente AI sviluppato per analizzare e comprendere il mondo reale e affiancare l’utente nelle varie attività quotidiane

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project astra Fonte foto: Google/YouTube

Google ha annunciato ufficialmente l’arrivo di Gemini 2.0, la nuova famiglia di LLM che rappresentano un netto miglioramento rispetto alla precedente generazione ferma a Gemini 1.5. Molte le novità messe sul piatto dall’azienda di Mountain View e, tra le più interessanti, ci sono sicuramente i vari Agenti AI che potranno usufruire di questa tecnologia, tra questi Project Astra che sarà disponibile già dal prossimo anno.

Che cos’è e come funziona Project Astra

La prima volta che Big G ha parlato di Project Astra è stato durante il Google I/O dello scorso maggio, dove il colosso della tecnologia ha mostrato al pubblico un agente AI multimodale in grado di “comprendere” il mondo reale.

Se già a quel tempo l’idea aveva catturato l’attenzione degli addetti ai lavori, con l’arrivo di Gemini 2.0 la cosa diventa ancora più interessante e in un breve video condiviso da Google stessa, è possibile vedere all’opera questo tool nell’ambiente per cui è stato progetto, la vita reale appunto, mostrando tutte le possibilità di questa tecnologia.

Project Astra è in grado di capire ciò che lo circonda e, di conseguenza, spiegarlo all’utente, aiutandolo in modi diversi, dalla comprensione di un testo fino ad arrivare a spiegazioni su monumenti e oggetti, arrivando addirittura a fornire informazioni sulla corretta pronuncia delle parole, partendo semplicemente da un input vocale o visuale tramite la fotocamera dello smartphone, un Google Pixel 9, in questo caso, ma sappiamo che questo tool sarà disponibile anche per i futuri occhiali per la realtà aumentata.

In poche parole, con questo nuovo strumento Big G inserisce l’intelligenza artificiale all’interno al mondo reale, uscendo dall’attuale idea di chatbot, con cui parlare da dietro uno smartphone o un computer, e portando questa tecnologia verso un utilizzo più pratico che, davvero, potrebbe cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con la realtà, utilizzando il proprio telefono (e in futuro i visori con Android XR) come una specie di filtro per esaminare e comprendere ciò che li circonda.

Cosa può fare realmente Project Astra

Stando a quello che possiamo vedere nel video e alle dichiarazioni di Google, la nuova versione di Project Astra è in grado di parlare in più lingue e comprendere il linguaggio umano in modo molto più naturale, inclusi accenti e termini poco comuni.

Oltre a questo è anche capace di utilizzare diversi strumenti dell’ecosistema di Big G come Google Search, Google Lens e Google Maps, amplificando notevolmente il suo utilizzo pratico.

Grazie inoltre alla sua memoria, Project Astra riesce a ricordare fino a 10 minuti di conversazione, e gli utenti che potranno personalizzare questo strumento a proprio piacimento.

Inoltre grazie a Gemini 2.0 le funzioni, dalla conversazione con l’uomo alla comprensione delle richieste, diventano molto più fluide e con una latenza bassissima, come quando si parla con una persona in carne e ossa.

Insomma, le potenzialità di questa tecnologia sono davvero notevoli e, con buone possibilità, destinate a migliorare ulteriormente, soprattutto con l’evoluzione dei modelli linguistici.

Al momento, non c’è ancora una data confermata per l’arrivo di Project Astra ma l’azienda di Mountain View ha detto solamente che arriverà nel corso del 2025. Non è chiaro nemmeno se sarà compatibile con più device o se resterà esclusiva dei Google Pixel e, cosa fondamentale, se sarà un servizio gratuito o richiederà la sottoscrizione di un abbonamento a Gemini Advanced.

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