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La velocità di scioglimento dei ghiacchiai è raddoppiata in 4 anni: cosa si rischia ora

Tra il 2021 e il 2024 i ghiacciai di Canada, USA e Svizzera hanno perso il doppio del ghiaccio rispetto al decennio precedente, accelerando il collasso delle riserve idriche montane

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Blocco ghiacciai Fonte foto: 123RF

Nel corso degli ultimi quattro anni, i ghiacciai delle regioni montane di Canada, Stati Uniti e Svizzera hanno perso un quantitativo enorme di massa ghiacciata. Per comprendere le cifre di cui parliamo, si tratta del 12% del loro volume.

In appena quattro anni, dunque, è stato perduto un valore corrispondente al doppio dello scioglimento registrato nel decennio tra il 2011 e il 2020. Una condizione fotografata dallo studio pubblicato su Geophysical Research Letters da Brian Menounos, dell’Università della Columbia Britannica Settentrionale.

Un lavoro molto importante, basato sui rilievi aerei e sulle misure a terra realizzati su tre ghiacciai del Canada occidentale, quattro negli Stati Uniti nord-occidentali e ben venti in Svizzera.

Un bilancio drammatico

Menounos ha spiegato come lo scioglimento dei ghiacciai stia procedendo con una rapidità atroce. Tra il 2011 e il 2020 la fusione aveva ovviamente già allertato gli idrologi e climatologi di tutto il mondo. Il quadriennio tra il 2021 e il 2024, però, è stato di tutt’altra caratura.

L’accelerazione è stata devastante, a dir poco. Tale da richiedere un allarme rosso per le risorse idriche di intere regioni. Scendendo nel dettaglio, qual è l’analisi generale? Ecco un po’ di dati:

  • perdita di massa totale: -12% tra il 2021 e il 2024, contro il -6% del decennio precedente;
  • effetto albedo – Ridotta capacità di riflessione del 40%, legata allo sporco di polveri scure sui ghiacciai, il che ne intensifica il riscaldamento progressivo.

Un dato che, sia chiaro, non rappresenta soltanto un indice di declino paesaggistico. È un campanello d’allarme per la sicurezza idrica dei bacini fluviali, le attività turistiche connesse alle aree glaciali e le dighe.

Cause e conseguenze dell’accelerazione

Cos’ha causato questa profonda accelerazione nel processo di scioglimento? Riportiamo di seguito alcuni punti chiave:

  • le polveri sahariane, trasportate dai venti in alta quota, hanno depositato uno strato scuro su neve e ghiaccio, che abbassa l’albedo drasticamente;
  • Il fumo degli incendi boschivi che crea un circolo vizioso: il surriscaldamento globale alimenta sempre più roghi, che a loro volta sporcano i ghiacciai di fuliggine e particolato, favorendo ulteriormente l’assorbimento di calore;
  • temperature record, con estati sempre più afose e diverse settimane consecutive trascorse al di sopra della soglia dei 30°C.

Tutto ciò ha chiare conseguenze, alcune delle quali già evidenti e palpabili:

  • riduzione delle portate fluviali;
  • instabilità dei versanti;
  • perdita di biodiversità.

Come prepararsi all’era post-glaciale

Menounos ha spiegato come ci si debba seriamente chiedere quali saranno le implicazioni future del surriscaldamento globale.Il problema è che siamo così assuefatti ai film catastrofici da non preoccuparci di nulla che vada oltre il nostro immediato futuro.

Ecco alcune lezioni che dovremmo trarre da tutto questo, in quanto comunità, operando di conseguenza:

  • monitoraggio intensivo fondamentale;
  • gestione delle risorse idriche;
  • riduzione del particolato atmosferico; adattamento infrastrutturale;
  • educazione e consapevolezza.