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SCIENZA

Avvistata la nascita di nuovi pianeti: cosa li rende diversi dagli altri

Sono sistemi planetari in formazione intorno a un sistema binario di protostelle: per la prima volta possiamo osservare un fenomeno molto affascinante

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Avvistata la nascita di nuovi pianeti: cosa li rende diversi dagli altri Fonte foto: 123RF

Ogni giorno l’universo ci rivela sorprese inaspettate, e in qualche modo sconvolge le certezze che avevamo. I passi in avanti delle tecnologie e degli strumenti poi giocano un ruolo fondamentale.

Una delle ultime scoperte mette in dubbio quello che sapevamo sulla nascita e sull’orbita dei pianeti: è stata infatti identificata la formazione di tre sistemi planetari intorno a un sistema binario di stelle.

Le osservazioni degli scienziati

I ricercatori hanno identificato la formazione di tre pianeti intorno a una coppia di stelle chiamata SVS 13, immersa in una complessa struttura di polvere cosmica. Si trova a 980 anni luce di distanza dalla Terra, e sta facendo luce su come nascono i sistemi planetari. Lo studio, che è il risultato di tre decenni di lavoro, è stato pubblicato sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal.

Utilizzando i due telescopi spaziali Very Large Array (VLA) e Atacama Large Millimeter/Submillimeter Array (ALMA) – quest’ultimo responsabile di alcune delle scoperte più sensazionali dell’astrofisica – il gruppo di scienziati che si occupa di queste osservazioni ha studiato il sistema stellare binario SVS 13, che è molto affascinante perché ancora in fase embrionale.

Il team ha utilizzato le immagini ottenute dal VLA nel corso di trent’anni, e le ha confrontate con i nuovi dati forniti da ALMA. Ha seguito il movimento di entrambe le stelle in questo periodo, ha tracciato la loro orbita, così come la geometria e l’orientamento del sistema, insieme a molti parametri fondamentali, come la massa delle protostelle, la massa dei dischi e la loro temperatura.

Un sistema molto particolare

I modelli che conosciamo suggeriscono che i pianeti si formano tramite la lenta aggregazione di particelle di ghiaccio e polvere in dischi protoplanetari intorno alle stelle in formazione. Di solito questi modelli considerano solo stelle singole, come il nostro Sole – e della loro formazione abbiamo anche delle bellissime immagini scattate da Hubble.

Ma nell’universo sono molto comuni anche i sistemi binari, formati da due stelle che ruotano intorno a un centro comune. Si sa ancora molto poco di come nascono i pianeti intorno a questi importanti sistemi gemelli, in cui l’interazione gravitazionale tra le due stelle gioca un ruolo essenziale. Ma SVS 13 aiuterà a risolvere tutti questi dubbi.

“Le nostre osservazioni hanno rivelato che ogni stella di questo sistema ha un disco di gas e polvere intorno, ma anche che uno più grande si sta formando intorno a entrambe le stelle”, dice Ana Karla Díaz Rodríguez, ricercatrice dell’Università di Manchester che guida il progetto. Questo disco più esterno mostra una struttura a spirale che sta alimentando la materia dei due più piccoli: sono tutti e tre possibili future nursery di pianeti del futuro.

Le osservazioni di Díaz Rodríguez e del suo team hanno permesso di studiare la composizione di questi gas, polveri e della materia ionizzata. Quasi trenta diverse molecole sono state identificate nei dischi che circondano entrambe le protostelle, comprese tredici molecole organiche complesse possibili precursori della vita. “Questo vuol dire che quando i pianeti inizieranno a formarsi intorno a questi due soli, troveranno già a disposizione i mattoni che formano la vita”, piega Díaz Rodríguez.

Il sistema binario SVS 13 è fatto di due embrioni stellari con una massa totale simile a quella del Sole. Le due stelle sono molto vicine tra loro, a una distanza di solo una novantina di volte quella tra la Terra e la nostra stella.

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