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SICUREZZA INFORMATICA

In Francia solo app di lavoro sugli smartphone della PA

La Francia va oltre il ban contro TikTok e vieta tutte le app ricreative, compresi i social e Netflix, sui telefoni della Pubblica Amministrazione per proteggere i dati

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francia divieto app ricreative Fonte foto: Victor Joly / Shutterstock

Anche la Francia si accoda ai Paesi che hanno vietato l’app TikTok sugli smartphone dei dipendenti statali e, adesso, si appresta a fare ben di più: Stanislas Guerini, ministro francese della Trasformazione e Funzione Pubblica, in una nota ufficiale ha dichiarato che sui telefoni della Pubblica Amministrazione francese sarà vietato scaricare o usare tutte le app ricreative. Per “app ricreative” il Governo francese intende tutte le applicazioni non strettamente necessarie per il lavoro, quindi non solo TikTok ma anche Instagram, Twitter, Facebook, e Netflix e molte altre. Questa iniziativa riguarda oltre due milioni e mezzo di dipendenti pubblici.

Perché la Francia vieta le app ricreative

Ancora una volta, il motivo che ha spinto la politica francese a vietare un lungo elenco di app sugli smartphone della PA è la (scarsa) sicurezza dei dati dei dipendenti pubblici.

Scrive infatti il ministro Guerini “In effetti le app ricreative non presentano livelli di cybersicurezza e protezione dei dati sufficienti per essere adottate sui dispositivi delle amministrazioni pubbliche. Queste applicazioni possono costituire un rischio per la protezione dei dati di queste amministrazioni e dei dipendenti pubblici. Queste indicazioni saranno applicate in maniera uniforme. Delle deroghe potranno essere accordate a titolo eccezionale per bisogni professionali come la comunicazione istituzionale di un’amministrazione“.

La decisione della Francia arriva ultima, in ordine di tempo, rispetto a ban analoghi messi in atto da Stati Uniti, Canada e istituzioni europee che hanno vietato la sola app TikTok di ByteDance. L’India, invece, oramai da quasi tre anni, ha vietato oltre 300 app cinesi, e non solo TikTok, per oltre un miliardo di cittadini.

In Europa, il divieto a TikTok procede a macchia di leopardo, e dopo il ban della Commissione Europea si sono uniti Paesi Bassi, Norvegia, Belgio, Danimarca e ora anche a Francia.

Canali social della PA

Le deroghe a cui fa riferimento il ministro Guerini, sono necessarie e probabilmente saranno anche numerose poiché molte amministrazioni pubbliche si sono dotate di canali social, per dialogare con i cittadini proprio su app come TikTok, Facebook, Twitter o Instagram in modo rapido ed efficace.

Anche per questo motivo, tra l’altro, il ban riguarda solo le app per smartphone e non gli stessi servizi in caso di accesso da computer desktop, come spiegato dall’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei sistemi informativi (ANSSI). Le applicazioni ricreative usate dal sito web, presentano meno problemi in termini di sicurezza informatica.

Come spiegato da un portavoce dell’ANSSI, dunque, “Le applicazioni ricreative non saranno vietate del tutto, ma i dipendenti dovranno semplicemente passare attraverso il sito web, o comunque limitare l’uso dei loro telefoni aziendali per i servizi di comunicazione“.