Che succede se colleghi a Internet Windows XP
Uno sviluppatore ha fatto un test per scoprire cosa succede a chi connette a Internet nel 2024 un sistema operativo "morto" nel 2014: il risultato era scontato
Molto spesso su Libero Tecnologia abbiamo invitato i nostri lettori a tenere aggiornati i sistemi operativi di tutti i loro dispositivi, dagli smartphone ai computer, non solo per avere a disposizione tutte le ultime funzioni messe a disposizione da Microsoft, Google, Apple, ma anche (e soprattutto) per mantenere alta la sicurezza.
Un dispositivo non aggiornato è un dispositivo non sicuro, come ribadiscono da anni tutti gli esperti e come conferma un curioso esperimento condotto da Eric Parker, uno sviluppatore software che si occupa anche di sicurezza informatica. Parker ha connesso a Internet un PC sul quale girava, all’interno di una macchina virtuale, il sistema operativo Windows XP. Subito dopo ha fatto una scansione antivirus e i risultati sono stati allarmanti.
Windows XP su Internet: un disastro
Dopo appena 10 minuti di connessione a Internet la macchina virtuale con Windows XP aveva già mostrato tutti i suoi problemi: dalla scansione antivirus sono saltati fuori 8 virus.
Ma la cosa più allarmante di tutte è che non c’è stato nemmeno bisogno di navigare su Internet con un browser per essere attaccati dai malware: gli hacker più esperti, infatti, dispongono di tool che fanno una scansione continua del Web in cerca di dispositivi obsoleti, quindi vulnerabili.
Ciò vuol dire che basta connettere ad Internet un computer o uno smartphone non aggiornato per diventare, senza far nulla, bersaglio degli hacker.
Obsoleto vuol dire pericoloso
Windows XP è stato uno dei sistemi operativi più apprezzati di Microsoft: lanciato a ottobre 2001, è rimasto in servizio fino ad aprile 2014, quando ha raggiunto ufficialmente la sua “End of Life“.
Con questa espressione Microsoft intende il periodo per il quale garantisce agli utenti gli aggiornamenti di sicurezza al sistema operativo: se viene scoperto un bug, o viene messo a punto un nuovo tipo di attacco a quel sistema operativo, allora Microsoft nel più breve tempo possibile pubblica un update per tappare il buco.
Ad un certo punto smette di farlo, ma gli hacker non smettono affatto di cercare (e purtroppo trovare) nuove vulnerabilità che gli permettono di attaccare quel sistema operativo.
Ciò vuol dire che da quando un sistema raggiunge l’End of Life in poi è, automaticamente, insicuro. E più passa il tempo, più lo diventa perché gli hacker si sono dati da fare per trovare altri bug, che non sono stati risolti.
Questo meccanismo è identico anche per le vecchie versioni di Android, di iOS e di qualunque altro sistema operativo per qualunque tipo di device. Le aziende, d’altronde, non possono continuare all’infinito a spendere denaro per mantenere aggiornati sistemi così vecchi.
Di conseguenza, ancora una volta, non possiamo che ribadire il consiglio: tenete aggiornati i vostri sistemi operativi e, se sono arrivati a fine vita, cambiate dispositivi con modelli più recenti.