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Amazon Kuiper: satelliti pronti al lancio

Il progetto Kuiper di Amazon va avanti e l'FCC autorizza i lanci a patto che siano monitorati i rischi di collisione e evitati i detriti spaziali.

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Si concretizza sempre di più il Project Kuiper, ambizioso progetto di Amazon, che prevede il lancio di 3.236 satelliti per portare Internet a banda larga in tutto il mondo, anche dove non arrivano né la fibra né i ripetitori 5G. La Federal Communications Commission statunitense (FCC) ha approvato il piano di Amazon con le misure per evitare collisioni nell’orbita terrestre bassa (low earth orbit, LEO). Quest’ultima condizione era stata richiesta nel 2020 quando già l’FCC rilasciò ad Amazon l’autorizzazione iniziale, da completare però con un piano di gestione dei detriti orbitali.

Adesso, quindi, Amazon può iniziare a lanciare i suoi satelliti e a sfidare Starlink di Elon Musk che, però, come è ormai noto è avanti di diversi anni ed è già presente sul mercato con offerte commerciali di Internet veloce via satellite un po’ ovunque nel mondo, Italia inclusa.

La costellazione di satelliti Kuiper

Con l’approvazione di FCC, condizionata al piano di controllo e gestione dei detriti orbitali, il Project Kuiper entra nel vivo dello sviluppo. Infatti da questo momento in poi Kuiper dovrà fornire a FCC relazioni semestrali in cui andrà a specificare quali sono state le manovre di evitamento delle collisioni e più in generale il monitoraggio degli indicatori di rischio.

La costellazione proposta da Kuiper è distribuita in tre differenti orbite per altrettante altitudini: 590 chilometri, 610 chilometri e 630 chilometri sopra la superficie terrestre.

I primi due lanci dei satelliti prototipo saranno effettuati a cura della United Launch Alliance con il volo inaugurale del suo razzo Vulcan Centaur nei prossimi mesi. I contratti per un totale di 92 lanci sono stati stipulati oltre che con ULA anche con Arianspace e Blue Origin (altra azienda di Jeff Bezos).

SpaceX non resta a guardare

La concessione della FCC arriva a pochi mesi dall’approvazione condizionale concessa anche a SpaceX per circa 7.500 dei nuovi 30.000 satelliti che porteranno la banda larga di Starlink a sempre più clienti nel mondo. Questa approvazione prevede che i satelliti della società di Elon Musk siano collocati in tre altitudini: a 525 chilometri, 530 chilometri e 535 chilometri. La prima generazione di Starlink opera a circa 550 chilometri.

Ma nel timore di perdere spazio (è il caso di dirlo) SpaceX aveva chiesto alla FCC di limitare l’approvazione di Kuiper a soli 578 satelliti nella zona orbitale di 630 chilometri, rinviando la decisione sul resto della costellazione. Ma la FCC ha risposto che non era necessario, poiché Kuiper non aveva iniziato a lanciare i satelliti della sua costellazione.

In più ha aggiunto la FCC se la durata orbitale complessiva dei satelliti Starlink Gen2 non funzionanti supera i 100 anni, SpaceX dovrà interrompere il dispiegamento di altri satelliti in attesa di un’indagine della FCC. In poche parole: la battaglia per la conquista dello spazio vicino alla terra è appena iniziata.