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Amazon vuole produrre diamanti: ecco perché

Il colosso del Web ritiene che dai diamanti sintetici si possano realizzare ripetitori di segnale per le reti di supercomputer quantistici

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amazon diamanti Fonte foto: Shutterstock

Amazon sta collaborando con De Beers, la più famosa azienda al mondo nel campo dei diamanti. Scopo della collaborazione è quello di trovare un modo per utilizzare i diamanti sintetici per creare delle reti di computer quantistici, in grado di trasferire quantità di dati molto più elevate di quelle che si possono trasferire con i computer tradizionali e le reti in fibra ottica.

Quantum diamanti per Amazon

De Beers ha una divisione, chiamata Element Six, specializzata nella produzione di diamanti sintetici. Cioè diamanti creati in laboratorio e non prodotti, nel corso di milioni di anni, dall’altissima pressione presente nel mantello della Terra.

I diamanti sintetici, secondo Amazon, riescono a fare ciò che i normali ripetitori di segnale delle reti in fibra ottica non possono fare: trasmettere i “qubit“, cioè l’unità base dell’informazione quantistica, un’informazione che non è soltanto zero o uno (come i bit tradizionali) ma può essere zero, uno o una sovrapposizione quantistica pari a 0 e 1.

L’informatica quantistica è la prossima frontiera tecnologica e permetterà di elaborare una quantità di informazioni enormemente più grande di quella, già enorme, che utilizziamo oggi nel nostro mondo digitale.

Amazon Web Services e i diamanti

Un bel pezzo di questo mondo digitale di oggi, per chi non lo sapesse, è “ospitato” su server di Amazon Web Services, una delle tante aziende del gruppo Amazon nonché, al momento, la più redditizia (persino più del famoso e-commerce).

Dai server e dai cavi di Amazon, infatti, passa una grossa percentuale di tutti i dati archiviati e scambiati nel mondo. AWS, insieme a Google e a Microsoft, possiede l’hardware che contiene i nostri dati.

È quindi logico che Amazon voglia implementare in fretta tecnologie quantistiche nella sua divisione AWS, al fine di poter gestire molti più dati con meno computer. Ma, per farlo, deve avere un modo affidabile per trasferire questi dati da una parte all’altra del mondo.

Questo modo, secondo AWS, si basa sui diamanti artificiali di de Beers.

Diamanti tutti uguali

I diamanti naturali sono formati quasi al 100% da carbonio, ma al loro interno hanno minuscole percentuali di impurità, di solito atomi di azoto. Anche i diamanti artificiali possono avere queste impurità e, soprattutto, è possibile creare in serie diamanti tutti ugualmente impuri.

Poiché in base alle impurità presenti al loro interno i diamanti riflettono e rifrangono la luce che li attraversa in modo diverso, secondo Amazon web Services è possibile creare tanti diamanti uguali che riflettono tutti allo stesso modo e usarli come ripetitori in una rete quantistica.

Anni, non decenni

Tutto questo a molti sembrerà fantascienza, ma secondo Antia Lamas-Linares, direttrice del Center for Quantum Networking, si tratta di un obbiettivo alla portata di Amazon: a Bloomberg la ricercatrice ha affermato che “ci vorranno anni, non decenni“.

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