ChatGPT ha superato il test di Turing: adesso che succede?
Da Stanford arriva la notizia che ChatGPT 4 risponde come un umano nel più famoso test di personalità: ecco cosa vuol dire e cosa cambia per noi umani
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAAS) ha riacceso dibattito scientifico ed etico sull’intelligenza artificiale. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori coordinato dal professor Matthew Jackson della Stanford School of Humanities and Sciences, e sostiene che ChatGPT 4, l’ultima versione del chatbot sviluppato da OpenAI, ha superato il test di Turing.
Nonostante tale test sia del tutto empirico, nel campo dell’intelligenza artificiale esso ha un significato enorme: una macchina che ha superato questo test, infatti, è potenzialmente molto più pericolosa rispetto a una che non lo ha superato
Che cos’è il test di Turing
Il test di Turing, ideato dal matematico Alan Turing nel 1950, è un test di capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente equivalente o indistinguibile da quello di un essere umano.
Il test originale prevede che un essere umano, chiamato “interrogatore“, colloqui con due altri “partecipanti“: un essere umano e una macchina.
Se l’interrogatore non è in grado di distinguere la macchina dall’essere umano con un’alta probabilità, si dice che la macchina ha superato il test di Turing.
In parole semplici, significa che questa macchina è in grado di sostenere conversazioni con un essere umano in modo talmente naturale e realistico che è impossibile per l’interrogatore distinguere se sta parlando con una persona o con una macchina.
Se l’umano conversa con una macchina, ma non se ne accorge, ciò è molto pericoloso perché vuol dire che la macchina può ingannare l’umano.
Come è stato eseguito il test
Ci sono decine di tipi di test di Turing. Nel caso specifico di questo studio gli scienziati hanno fatto una lunga serie di domande a ChatGPT 3.5 Turbo e a ChatGPT 4 e hanno segnato le risposte.
Le domande provengono da un test standard chiamato OCEAN Big-5, che è uno dei test più usati dagli psicologi per stabilire la personalità di un essere umano.
Questo test è composto da una serie di giochi in cui l’esaminato deve fare alcune scelte e, in base a tali scelte, viene classificato come più o meno “amichevole“, “mentalmente aperto“, “coscienzioso“, “estroverso” e “emotivamente stabile“.
Gli scienziati di Stanford hanno comparato le scelte fatte dalle due versioni del chatbot di OpenAI con le risposte medie provenienti dai test effettuati su 100.000 umani, di 50 Paesi diversi del mondo.
In questo modo è stato possibile capire quanto, e in quali scelte, l’AI si comporta come un uomo e quanto, al contrario, come una macchina.
Se l’AI risponde quasi sempre come un uomo, allora chi legge i risultati del test non può accorgersi del fatto che le risposte sono state date da una macchina. Ed è proprio ciò che è successo.
Solo ChatGPT 4 supera il test
Gli scienziati fanno notare che le scelte fatte da ChatGPT 3.5 non sono sufficientemente simili a quelle degli umani per superare il test di Turing, ma quelle di ChatGPT 4 sì. Solo la versione più recente, quindi, è indistinguibile dall’umano.
La versione 4 del chatbot presenta diversi miglioramenti rispetto alla precedente. Innanzitutto, ChatGPT 4 è in grado di accedere e processare informazioni in tempo reale da internet, il che rende le sue conversazioni più realistiche e pertinenti. Inoltre, ChatGPT 4 è in grado di generare testi più lunghi e complessi, e di adattarsi a diversi stili di conversazione.
Nel test effettuato dal team di ricercatori guidati dal professor Jackson, infine, ChatGPT 4 si è dimostrato più amichevole rispetto a ChatGPT 3, anche se nel complesso è meno amichevole (ma di poco) di un umano.
Il chatbot ha anche meno apertura mentale ma, di contro, è emotivamente più stabile, più coscienzioso e altrettanto estroverso.
Cosa cambia adesso
Il superamento del test di Turing da parte di ChatGPT 4 rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, è importante sottolineare che questo non significa che le macchine siano diventate intelligenti come gli esseri umani.
Nonostante i limiti del test, però, il suo superamento da parte di ChatGPT 4 dimostra che i chatbot stanno diventando sempre più sofisticati e capaci di interagire con gli esseri umani in modo naturale e realistico.
E per noi umani, di conseguenza, sarà sempre più difficile capire che abbiamo a che fare con una macchina se non saremo fisicamente vicini alla persona, o cosa, che ci sta rispondendo.