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Il diamante più prezioso non è bianco: ecco qual è e dove si trova

Il diamante rosso è senza dubbio la pietra più preziosa e rara di questo tipo per una serie di motivi, tra cui la tonalità stessa

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Come ci ha insegnato un vecchio spot pubblicitario, un diamante è per sempre, ma non tutti sono uguali. In natura si trovano esemplari molto rari e, come è facile immaginare, sono nettamente più preziosi rispetto agli altri. Ma a chi spetta questo primato così particolare e ambito? Gli esperti in questo campo non sembrano avere alcun dubbio.

Il diamante rosso si è meritato lo “scettro”. Il nome si deve al fatto che il suo colore sia appunto prevalentemente questo, senza alcuna tonalità secondaria. Questo potrebbe far sorgere qualche perplessità, visto che di solito i preziosi in questione hanno più luminosità e sfumature, ma gli addetti ai lavori si sono pronunciati da tempo in tal senso.

I dati storici sul diamante rosso

Ci possono essere preziosi di questo tipo in ogni colore dello spettro, ma il giallo è quello prevalente e più frequente in assoluto. Il diamante rosso, però, è qualcosa di speciale, non semplice da scovare e per questo è raro come non mai. C’è un dato storico che può far capire meglio quello di cui si sta parlando. Il Gemological Institute of America (meglio noto come GIA), l’ente che si occupa di mineralogia negli Stati Uniti, ha diffuso un’informazione interessante sul periodo compreso tra il 1957 e il 1987: in questi tre decenni non è stata accertata la presenza di alcuna pietra col termine esclusivo “rosso” per descriverla.

Non è però l’unica ragione per cui il diamante rosso può vantare questo primato così particolare. Proprio questa tonalità è sì affascinante, ma nel caso dei diamanti non è stato ancora chiarito perché assumano una sfumatura del genere. Una possibile spiegazione ha a che fare con i difetti della struttura atomica della pietra, responsabili per l’appunto del rosso. Resta comunque il fatto che in tutta la storia umana, un diamante del genere sia apparso non più di trenta volte, dunque con una frequenza a dir poco sporadica.

Quanto vale un diamante rosso

Volendo essere ancora più precisi, il diamante rosso è stato rinvenuto soprattutto in due paesi, il Brasile e l’Australia nello specifico, e in gran parte del continente africano. Per quel che concerne le dimensioni, non bisogna ovviamente attendersi qualcosa di eccezionale, in media non si va oltre il mezzo carato (0,1 grammi per intenderci), una ulteriore conferma della loro rarità. Ecco perché il loro prezzo è superiore rispetto a qualsiasi altro esemplare: per 0,2 carati si arriva a spendere 100mila dollari, una quotazione che è destinata a salire in futuro, almeno secondo quanto sottolineato dagli esperti di questo settore.

Ci sono, tra l’altro, degli esempi celebri di diamante rosso. Quello più emblematico è senza dubbio il cosiddetto “Hancock Red”: la sua vendita all’asta risale al lontano 1987, presso Christie’s a New York, e in quel caso si raggiunsero ben 880mila dollari (0,95 carati di peso) dopo che si era partiti da quota 100mila. Molto interessante è anche la storia del Moussaieff Red, il cui peso supera i 5 carati e che sarebbe stato scoperto negli anni Novanta del secolo scorso da un contadino in Brasile, per la precisione lungo un fiume: in questo caso, vista l’eccezionalità della pietra, non c’è alcun prezzo ufficiale.