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Ricetta bianca su WhatsApp: come funziona

Da gennaio addio alla ricetta bianca cartacea: anche i farmaci a carico del paziente saranno prescritti tramite il portale del Servizio Sanitario Nazionale

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Dal 2025 addio alla ricetta bianca, quella con cui i medici prescrivono i farmaci in fascia C, cioè quelli che non vengono rimborsati al Servizio Sanitario Nazionale e che, di conseguenza, sono al 100% a carico del cittadino.

Un articolo inserito dal Governo nella manovra di Bilancio 2025, attualmente all’esame della Camera, prevede infatti la “dematerializzazione” della ricetta bianca: la prescrizione del medico resta, ma non è più cartacea.

Ricetta bianca dematerializzata: che vuol dire

Si scrive “dematerializzata” ma si legge “elettronica“: la ricetta medica bianca sta per seguire le orme della ricetta rossa, cioè per i medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che già da alcuni anni è solo elettronica.

La ricetta, cioè, viene compilata dal medico che la prescrive tramite un accesso al portale del SSN: il professionista inserisce i dati del paziente e del farmaco prescritto e il sistema restituisce un “Numero di Ricetta Elettronica” (NRE).

Il paziente riceve un promemoria con l’NRE da presentare in farmacia, dove il farmacista accede allo stesso portale per leggere quali farmaci deve consegnare. Questo sistema, fino ad oggi, è stato utilizzato solo per le ricette rosse ma, da gennaio 2025, sarà usato anche per le ricette bianche.

Ricetta bianca elettronica: i vantaggi

Uno dei vantaggi di questo sistema sarà quello di poter ritirare i farmaci anche in una Regione diversa da quella in cui il medico ha effettuato la prescrizione.

Un altro è, senza dubbio, il fatto che anche i farmaci a carico del paziente potranno essere facilmente monitorati per scopi statistici. Inoltre, grazie all’inserimento delle ricette bianche nel portale SSN, anche questo tipo di prescrizioni andrà a finire dentro il Fascicolo Sanitario Elettronico.

Ciò vuol dire, quindi, che quando un medico accederà all’FSE del paziente che sta visitando potrà sapere se assume regolarmente alcuni farmaci. Questa possibilità è molto importante per evitare di somministrare farmaci incompatibili tra di loro.

Molti pazienti, specialmente quelli anziani, durante le visite con i medici specialisti non ricordano a memoria tutti i farmaci che prendono regolarmente e, a volte, la prescrizione dello specialista va in conflitto con quella del medico di medicina generale con quella di altri specialisti che hanno visitato precedentemente il paziente.

Ricetta bianca elettronica: gli svantaggi

Il principale svantaggio della ricetta bianca dematerializzata è il sovraccarico che causerà al sistema informatico delle ricette elettroniche. Nelle scorse settimane tale sistema ha già zoppicato più volte, bloccandosi per alcune ore e rendendo impossibile fare le ricette o leggerle.

Con l’obbligatorietà delle ricette bianche elettroniche questa situazione non può che peggiorare, rendendo urgente un potenziamento del sistema informatico.

Ricetta bianca su WhatsApp: è obbligatoria?

Dopo aver creato la ricetta elettronica il medico dovrà comunicare il Numero di Ricetta Elettronica al paziente e, se il paziente lo vorrà, tale numero potrà essere inviato anche tramite WhatsApp. Ma ciò non è affatto obbligatorio: l’importante sarà avere un numero da presentare in farmacia, a prescindere dal modo in cui tale numero è stato comunicato al paziente.

Il medico, infatti, potrebbe anche scrivere l’NRE su un semplice foglietto di carta. Oppure inviare un’email, un SMS o qualunque altro tipo di messaggio preferisca: tanto, alla fine, la cosa importante sarà comunicare quel numero al farmacista.

Non sarà obbligatorio avere WhatsApp per farsi fare una ricetta, quindi, né avere un indirizzo email o qualunque altro profilo elettronico.

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