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SCIENZA

Un imponente tesoro sotto la ferrovia: la scoperta durante i lavori

I Maya hanno ancora molto da "raccontare", come ben testimoniato dall'ultimo tesoro archeologico scoperto sotto una lunghissima ferrovia

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Un nuovo tesoro Maya grazie alla ferrovia Fonte foto: Getty Images

Il film “Il ragazzo di campagna” ci ha insegnato che il treno è sempre il treno, ma non tutte le ferrovie sono uguali. Ce n’è una che si trova infatti in Messico che ha svelato in questi giorni un autentico tesoro, una vera e propria manna per gli archeologi di tutto il mondo. Come riferito dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), un nuovo capitolo delle scoperte relative ai Maya sta per essere scritto.

Di teorie su questa antica popolazione se ne formulano tante, eppure il loro fascino rimane immutato. Lungo il tracciato della ferrovia nota come “Maya Train”, più precisamente nello Stato orientale di Quintana Roo, è stato rinvenuto un sito archeologico di dimensioni ragguardevoli, proprio in corrispondenza del tracciato che dovrà essere caratterizzato dai binari.

Diego Prieto, direttore dell’INAH, ha fornito ulteriori dettagli in merito. Si sta parlando di oltre 300 edifici risalenti all’epoca dei Maya, alcuni dei quali di altezza superiore agli otto metri. Per questo motivo si è dato il via a una serie di adeguamenti tecnici nella sezione meridionale della ferrovia messicana, in modo da proteggere il sito e consentire agli esperti di fare i rilievi del caso. L’obiettivo è quello di garantire la giusta protezione al complesso archeologico, nello specifico con un corridoio ad hoc che dovrà essere costruito nel pieno rispetto della natura circostante.

Un progetto complicato

Il progetto “Maya Train”, più volte rinviato nonostante gli ingenti finanziamenti, dovrà attendere ancora, il sito che si trova in corrispondenza della ferrovia è molto più importante. Magari ci si attende qualche nuovo mistero da risolvere sui Maya, come ad esempio quello del canto sacro che ancora oggi si sente in uno dei templi. Come già anticipato, il treno messicano non s’ha da fare e non soltanto per motivi legati all’archeologia. L’episodio che ha preceduto l’importante scoperta ha a che fare con l’edilizia e soprattutto il turismo.

Un problema dopo l’altro

A contestare il treno dei Maya ci hanno pensato i proprietari delle attività commerciali dell’area nota come Playa del Carmen. Queste persone si sono infatti lamentate del fatto che una ferrovia del genere potrebbe incidere in maniera negativa sulla gestione quotidiana del loro business, in particolare gli hotel ne risentirebbero fin troppo. A rendere il progetto ancora più utopico sono stati ambientalisti e storici, visto che l’alternativa sarebbe quella di distruggere una quantità significativa di foresta pluviale, senza dimenticare i possibili danni ad altri siti archeologici antichi. Ogni lavoro dunque rimane bloccato, anche perché non si sta parlando di una zona qualsiasi del paese centroamericano.

La regione di Quintana Roo, insieme allo Yucatan, è una delle più ampie in assoluto del Messico. Oltre a queste dimensioni, è celebre per i numerosi siti culturali: non c’è soltanto quello nascosto dalla ferrovia, ma anche luoghi famosi in tutto il mondo (Chichen Itza in primis), nonostante gli archeologi siano convinti che si tratti solamente della proverbiale punta dell’iceberg. Come ha sottolineato Prieto, durante tutto il progetto per il treno sono stati scoperti più di 25mila edifici o resti di vecchie dimore e chissà quante altre ce ne sono. Il Messico ha ancora molto da dire in merito al suo passato, tantissimi nuovi tesori attendono soltanto di vedere la luce.

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