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Scoperte sepolture umane in Messico: emerse informazioni sconosciute

I resti sono di due tribù che hanno vissuto isolate in Messico per 5000 anni, e ancora poco conosciute: secondo gli esperti è una scoperta eccezionale

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Scoperte sepolture umane in Messico: emerse informazioni sconosciute Fonte foto: INAH

Le fasi evolutive dell’uomo, da ominide a erectus a sapiens, ci sono note: archeologi e ricercatori le hanno studiate per anni, per capire come siamo arrivati a essere la specie odierna. Sono pochi i dubbi sull’evoluzione dell’uomo, ma qualcuno rimane: ci sono società estinte ancora sconosciute e misteriose, che ogni tanto emergono da uno scavo archeologico. Come è successo recentemente in Messico.

Gli scavi in Centro America

Siamo in Messico, nella regione della Baja California Sur: il sito archeologico si chiama El Conchalito, e si affaccia proprio sul golfo della California, vicino a La Paz. Lì gli archeologi hanno scoperto quattro cadaveri: non erano abbandonati ma sepolti, come facciamo noi con i nostri cari quando ci lasciano.

Secondo le prime stime dovrebbero appartenere ai gruppi Guaycura e Pericù, due società che hanno popolato l’area per 5000 anni: si sono estinte nel 1800, quando furono decimate dalle malattie portate dai gesuiti spagnoli, che in quella zona avevano una missione.

Gli scavi sono stati fatti tra gennaio e febbraio di quest’anno, e sono stati coordinati dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico. I ricercatori hanno trovato due tombe molto frammentate e con un alto grado di deterioramento. Una, la prima, è invece completa al 95% e si è conservata molto bene: questo ha reso possibile fornire informazioni importanti su due società ancora quasi sconosciute. Si tratta di un individuo di sesso femminile, di età compresa tra i 21 e i 25 anni al momento della morte. Anche in questo caso, saranno quindi le ossa a risolvere un mistero dell’archeologia: è successo recentemente anche in Francia, dove un dente è stato davvero rivoluzionario.

Due società poco conosciute

Non si sa molto dei Guaycura e dei Pericù: sappiamo che erano cacciatori e raccoglitori, e che avevano un linguaggio molto diverso da quello delle altre tribù della zona. La zona in cui abitavano rendeva difficili le interazioni con altre società, e questo ha lasciato i Guaycura e i Pericù isolati per centinaia di anni.

Il primo contatto con i gesuiti spagnoli sarebbe stato intorno al 1530 a La Paz, ma per il successivo secolo e mezzo le visite sono state sporadiche. La prima missione cattolica istituita ufficialmente tra i Guaycura e i Pericù è stata nel 1720: da quel momento è iniziato il rapido declino delle popolazioni, decimate dai virus portati dalla Spagna per cui non avevano sviluppato anticorpi.

Spesso succede che le tombe rivelino dettagli fondamentali su società estinte. È successo anche a El Conchalito, dove sono emersi dettagli su queste tribù: sono stati scoperti, oltre ai cadaveri, anche oggetti scolpiti e levigati, resti di alcuni animali e diversi pezzi di coralli della famiglia Poritidae. Sono tutti elementi di antichi riti funerari, o strumenti usati durante le attività quotidiane come pesca o caccia.

Secondo gli esperti questo sito ha un valore archeologico eccezionale, perché potrebbe essere stato usato da queste due tribù come accampamento in due epoche diverse, molto lontane tra loro nel tempo: prima tra il 2300 e il 1200 a.C., e poi tra il 1200 e il 1700 d.C. Non è la prima volta, infatti, che in quella zona emergono resti di sepolture: sono una sessantina dal 1981. Come le altre, anche queste sono state inviate al Laboratorio Nazionale di Spettrometria di Massa con Acceleratori dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, dove verranno effettuati esperimenti per datare le ossa.